Astorre. Addio Bruno, una vita dedicata alla politica e all’impegno per il suo territorio
L’impegno nato dalla provincia di Roma, dal 2013 il salto sul piano nazionale
Una vita dedicata alla politica e all’impegno per il suo territorio, il Lazio, e in particolare i Castelli e la provincia di Roma. Nato a Colonna (Roma) l’11 marzo del 1963, tra otto giorni Bruno Astorre avrebbe compiuto 60 anni: sei decenni, di cui la maggior parte trascorsi a difendere e portare avanti le istanze dei ‘suoi’ cittadini. Cattolico e da sempre impegnato nel volontariato, dirigente giovanile della Democrazia cristiana per poi aderire al Partito popolare, Astorre inizia la sua carriera istituzionale nel 1995, quando viene eletto consigliere comunale nella sua cittadina, Colonna.
Assessore regionale ai Lavori Pubblici e Casa
Solo tre anni dopo entra da primo degli eletti nel Consiglio provinciale di Roma, poi nel 2003 viene eletto consigliere regionale con la Margherita. Rieletto alla Pisana nelle liste de L’Ulivo nel 2005, entra nella Giunta regionale del Lazio guidata da Piero Marrazzo come assessore ai Lavori pubblici e alla Casa; nel 2007 contribuisce alla nascita del Partito democratico, che non lascerà mai più.
Regione Lazio, Astorre primo degli eletti del Pd
L’esperienza in Giunta si interrompe a settembre del 2009, quando succede a Guido Milana come presidente del Consiglio regionale fino a fine legislatura. Nel 2010 si candida per la terza volta in Regione, risultando primo degli eletti del Pd e ottenendo il ruolo di vicepresidente del Consiglio.
Eletto al Senato
Con la travagliata conclusione anticipata della presidenza di Renata Polverini, la carriera politica di Astorre si sposta sul piano nazionale: nel 2013, dopo il successo alle ‘parlamentarie’ dem nella provincia di Roma, viene candidato ed eletto al Senato della Repubblica. Un risultato replicato anche nel 2018 e, da ultimo, alle politiche dello scorso settembre.
Il matrimonio
Nel 2021 il matrimonio con la compagna di vita e di partito Francesca Sbardella, sindaca di Frascati, dove la coppia viveva. L’impegno per il suo territorio nel frattempo non è mai venuto meno, portandolo nel dicembre 2018 a diventare segretario del Partito democratico del Lazio, incoronato dal 70% degli oltre 60mila partecipanti alle primarie: un ruolo che ha ricoperto fino a oggi, contribuendo durante il suo mandato all’elezione di Roberto Gualtieri a sindaco di Roma, impegnandosi sempre in prima persona per il suo partito, per i suoi elettori e per la sua gente. (Mgn/ Dire)
“Ci mette la faccia”
“Ci mette la faccia”. Questo gli riconoscevano tutti gli ascoltatori che lo seguivano ogni settimana, il venerdì, nella sua trasmissione di filo diretto con i cittadini, su Radio Radio e Radio Radio Tv. Anche gli oppositori politici lo stimavano per il suo coraggio ad affrontare senza filtri le telefonate libere degli ascoltatori. E Astorre cercava di rispondere a tutti e quando possibile di intervenire non solo con un suggerimento in diretta, ma anche andando di persona a chiedere chiarimenti agli uffici competenti. Il suo ruolo glielo permetteva. Una trasmissione che ha tenuto fino a qualche settimana fa.