Atac, abolire i turni agevolati delle figure sindacali
Torna a parlare Micaela Quintavalle, pasionaria delle proteste Atac e fondatrice del sindacato Cambia-Menti m410
Torna a parlare ai cittadini di Roma Micaela Quintavalle, pasionaria delle proteste Atac e fondatrice del sindacato Cambia-Menti m410. I cittadini, che poi non sono altro che le persone con cui Micaela lavora ogni giorno, quando è in servizio sugli autobus, quando li incontra e, fermata dopo fermata, li conduce alle loro case o ai loro uffici.
"Vi informo che il sindacato Cambia-Menti m410 di cui sono a capo – scrive la Quintavalle – in questo difficilissimo momento storico, si sta impegnando al massimo affinché voi possiate avere un adeguato trasporto pubblico per il quale pagate un costoso abbonamento ricevendo un servizio che rasenta il ridicolo.
Da mesi chiediamo personale operativo e autobus nuovi. Purtroppo qualcuno vuole dimostrare che la privatizzazione sia la soluzione di tutti i mali. Niente di più falso. Per voi e per noi che siamo fruitori dei mezzi prima che autisti le cose peggiorerebbero".
Purtroppo, però, "la carenza di fondi e il blocco delle assunzioni, con i colleghi che continuano ad andare in pensione, stanno mandando in tilt un sistema già compromesso e come sempre pagano cittadini e lavoratori".
Tuttavia la Quintavalle si dice sicura che "nel medio lungo termine le 1000 unità verranno assunte. Siamo altrettanto sicuri che i 125 interinali pronti e già formati che vengono chiamati solo in estate per concedere a noi 11 giorni di ferie a fronte dei 115 giorni accumulati, verranno prima o poi chiamati alla firma del contratto. Al momento però chiediamo che invece di sopprimere linee come accaduto per i bus elettrici o diminuire autobus nel fine settimana come nel caso del 779 e 170 creando un immenso disagio alla cittadinanza già esasperata di suo, vengano aboliti i turni agevolati di tutte le figure sindacali. In Cotral, in metro ferro, ed in tantissime città d'Italia questo vergognoso accordo azienda-sindacato non sussiste".
Pertanto, la Quintavalle si rivolge al sindaco Ignazio Marino e all'assessore Guido Improta, perché "intervengano al più presto". Perché, spiega Micaela, "si farebbero moltissimi più chilometri a vantaggio di cittadini che meritano un servizio pubblico più adeguato. È per questo non c'è bisogno di fondi. Ma solo della volontà di far cambiare le cose. Noi stiamo raccogliendo migliaia di firme. Ci auguriamo che Marino e Improta si muovano celermente insieme a tutti quei partiti che non guardano ai propri bisogni ma a bisogni ed esigenze di cittadini e lavoratori"