Attacchi hacker dalla Cina, le denunce dall’Italia sono già tantissime: questi dettagli sono inconfondibili
Nuovi e feroci attacchi hacker da parte della Cina anche nel nostro Paese. Come puoi difenderti.
In un mondo che va sempre più di corsa e, per certi versi, a rotoli e dove i valori stanno cadendo, le truffe sono praticamente all’ordine del giorno. Al di là delle classiche, comprese quelle di coloro che si fingono esponenti delle Forze dell’Ordine o di compagnie di gas e di energia per entrarci in casa e derubarci, non mancano nemmeno altre più fantasiose.
Basti pensare, per esempio, a quella delle monetine. Ora è stata fortunatamente sventrata dai Carabinieri di Torino. In poche parole con la scusa, inventata di sana pianta, che erano caduti dei soldini, rubavano denaro, effetti personali etc a ignari vecchietti. E poi c’è anche chi pensa bene di agire sul Web per cercare di fregarci.
Se lo fa è perché sa di trovare un terreno assai fertile per i suoi imbrogli. Diciamo che ormai dobbiamo sempre tenere gli occhi ben aperti e le orecchie super tese quando navighiamo sia con il nostro pc che telefonino o altro dispositivo di Rete Mobili. Installare un ottimo antivirus è un valido escamotage per non riempirsi di virus come lo è non scaricare file non protetti e non navigare su siti non sicuri.
Attacchi hacker dalla Cina, attento a non farti fregare anche tu
Tuttavia, nonostante queste semplici raccomandazioni che ci vengono fatte più e più volte, talora per pigrizia o perché colpiti nel classico tallone di Achille tendiamo a cascarci con tutte le scarpe nelle truffe. E se si parla di denaro che possiamo guadagnare è facile che tendiamo a farci abbindolare.
Insomma, un po’ come accade quando andiamo al supermercato e ci sbattono sotto il naso super offerte che poi in realtà non sempre tali sono fino in fondo, noi, soprattutto se abbiamo un bisogno pazzesco di soldini, al solo pensiero di poterne ottenere facilmente tanti in più senza sudare, crediamo a qualsiasi cosa. Ed è su questo tasto che spingono i truffatori e hacker che provengono dalla Cina.
Come funziona la truffa
In poche parole ci contattano tramite il classico sms. Oppure possono anche farlo in chat, utilizzando WhatsApp che è tuttora, dati e sondaggi alla mano, la app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo sia per motivi prettamente professionali che privati. Diciamo che non ci svelano subito del fatto che possono proporci chissà quali guadagni. Sono furbi loro.
Dunque tentano per prima cosa di entrare in confidenza con noi per poi parlare di guadagni. In tale maniera ritengono di poterci fregare meglio e più alla svelta. In sostanza fingono di essere un nostro amico che ha cambiato numero o di averlo sbagliato, cercando un’altra persona. Noi tenderemo loro a rispondere e così inizierà l’attacco. Il successivo passo sarà la richiesta di una videochiamata. E a quel punto, se la accetteremo, potremo dire addio ai nostri dati sensibili e, di riflesso, ai nostri soldini.