ATTENZIONE – È la zona più pericolosa di Roma: potrebbero crollare le case da un momento all’altro | Eppure ci sono milioni di turisti ogni giorno

Il comune romano di Civita di Bagnoregio è destinato a scomparire - Romait.it - foto Canva
Soprannominata la città che muore, questa zona della Capitale nasconde delle insidie potenzialmente letali.
La maggior parte dei turisti non ha la più pallida idea del pericolo al quale va incontro ogniqualvolta si avvicina ad una celebre zona romana. Anche se ci sono aree più frequentate e conosciute, ce n’è una che potrebbe causare grande dolore, non solo da un punto di vista fisico ma anche sentimentale.
La Capitale è considerata la culla della civiltà occidentale e come tale, presenta una notevole importanza storica, culturale e artistica. Qui infatti risiedono alcuni dei monumenti più importanti e famosi al mondo, a partire dal Colosseo, passando per il Pantheon, per arrivare alla Fontana di Trevi.
Sarebbe una perdita immane se questi ultimi scomparissero da un giorno all’altro. Ma è proprio il destino di un piccolo paese situato nel cuore della Tuscia Laziale, a cui è stata affibbiata la seguente denominazione: “La città che muore”.
Un borgo destinato a scomparire
Con solo 11 abitanti rimanenti, Civita di Bagnoregio, questo il suo nome, è un borgo che si erge su una piccola collina. Una delle caratteristiche l’hanno reso noto in tutto il mondo, riguarda la sua posizione geografica: sorge nella valle calanchi, così chiamata perché composta da creste d’argilla sottili e ondulate.
Ma è proprio la sua composizione a renderla particolarmente soggetta ad una continua trasformazione a causa degli agenti atmosferici. Ed è da qui che nasce il suo soprannome, in quanto il suo futuro sembra già essere stato scritto. Dopo oltre 2500 anni dalla sua fondazione, Civita è destinata lentamente a morire. L’erosione crescente del colle sul quale si trova la farà presto scomparire dalla faccia della Terra.

Perché visitare Civita di Bagnoregio?
Nella piazza principale del paese è presente l’edificio di culto più importante, la Chiesa di San Donato, risalente al V secolo. Presenta tre navate e una facciata in stile rinascimentale. Interessante è anche il campanile, composto da una base con due sarcofagi etruschi in pietra.
Poco distante si trova il Palazzo Alemanni, che ospita il Museo Geologico e delle Frane, e il Palazzo Vescovile, e un mulino costruito nel XVI secolo. Il fascino e l’incredibile storia di Civita hanno permesso a quest’ultimo di entrare nella lista dei borghi più belli d’Italia.