Autostrade è questione tutta italiana: concentra politica, economia e competenze
Autostrade: una questione che concentra i problemi strutturali italiani, con confusione nella comunicazione e disaccordo politico
Abbiamo chiesto al professor Marco Guidi, già inviato di guerra per Il Messaggero, esperto di storia del Medio Oriente, ma anche acuto e sapiente interprete della nostra società di darci una lettura della questione Autostrade.
“La situazione Autostrade la vedo davvero ingarbugliata. È una questione che concentra in un colpo solo diversi problemi del nostro paese. Di tipo politico, logistico, economico. Innanzitutto c’è confusione nella comunicazione: non si capisce se entro un anno i Benetton saranno fuori, se manterranno meno del 10%. Sono tutti un po’ spaventati dal succedere ad Autostrade. Dal punto di vista politico all’interno del governo c’è un’ala del Movimento 5 stelle che è assolutamente contraria a qualsiasi ricoinvolgimento dei Benetton, un’altra che vuole trattare, il Pd pieno di dubbi, Italia Viva ha fatto una domanda vera: “A chi la affidiamo?” ma non ha proposte. Sembra una domanda banale ma è tutto lì, trovare un’alternativa valida.
Tariffe alte, cantieri perenni, ponti che cadono come in nessun paese al mondo…tutto vero, però se Autostrade è fuori chi ha le capacità per gestire le nostre strade sul territorio?
Anas, che sarebbe l’ideale, ha già afffermato che non è disposta a farlo. L’opzione Cassa depositi e prestiti sarebbe a mio avviso una follia. Come affidare un reparto di chirurgia a un commercialista. Si può essere anche solidi e affidabili, ma non per questo adatti a un ruolo. C’è dunque anche un problema di competenze che non può essere risolto in modo veloce.
Come sempre rischiano di rimetterci i cittadini che sulle autostrade viaggiano, lavorano, creano occupazione, fanno economia.
A livello economico le azioni di Autostrade non sono solo di investitori stranieri, per altro preoccupatissimi, ma ci sono migliaia di piccoli azionisti italiani che hanno visto le loro azioni svalutarsi in pochi giorni anche del 70%. e ora pensano se vendere o non vendere. Questo patrimonio di impiegati, pensionati, famiglie, chi lo protegge?”