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Baby gang, prefetto Grassì: lista segnala i cattivi ragazzi ai comuni di residenza

Il fenomeno delle baby gang terrorizza Padova. Il prefetto Raffaele Grassì ha deciso di creare una lista per segnalare i ragazzi delle baby gang ai rispettivi comuni di residenza

Carabinieri

Carabinieri

Il sabato pomeriggio nella città veneta di Padova non è più tranquillo a causa delle baby gang. Bande di giovanissimi di un’età compresa dai 14 ai 18 anni si scontrano in risse da bar.

La situazione è talmente diventata ingestibile che il prefetto Raffaele Grassì ha deciso di annunciare la nascita di un Osservatorio sul disagio giovanili. Uno strumento ritenuto necessario per contrastare il fenomeno delle baby gang.

Osservatorio giovanile per prevenire il fenomeno baby gang

L’Osservatorio permanente si riunirà con cadenza mensile e avrà il compito di monitorare il fenomeno e la sua portata, individuando gli indici più sensibili per poi favorire qualsiasi iniziativa di carattere preventivo.

Il fenomeno va valutato nella sua effettiva portata. Non ci troviamo, allo stato, in presenza di baby gang, ma di condotte estemporanee promosse tramite i social. L’attività di prevenzione svolta da parte delle Forze dell’ordine attraverso le identificazioni intervenute è un deterrente importante che consente di acquisire conoscenza sulle relative dinamiche. Il lavoro di squadra credo possa raccogliere i frutti del percorso multidisciplinare oggi intrapreso“.

Come è sottolineato sul quotidiano il Corriere della Sera, la maggior parte di questi giovani non ha alcun precedente penale, dunque sono anche difficili da identificare. Nella maggioranza dei casi quelli fermati dalle forze dell’ordine “provengono quasi tutti dalla provincia, che nel fine settimana si danno appuntamento tramite social per fare a botte”, sottolinea il prefetto Grassì.

E’ diventata una moda quasi trasversale. Ci sono anche tanti miei coetanei che frequentano le scuole del centro”, afferma sempre al Corriere della Sera un giovane ragazzo di 18anni.

Una moda violenta e di cattivo gusto che fa preoccupare i cittadini del centro ormai costretti a vivere questo fenomeno ogni settimana.

Non è ancora chiaro cosa spinge questi ragazzi a scontrarsi, ma secondo quanto riportato sempre nell’articolo del quotidiano, questi scontri sembrerebbero aver avuto origine già dalle festività natalizie.