Bagnacani: “Basterebbero metà dei dipendenti Ama per Roma, sono 8000”
“La chiave positiva della situazione è che avere questo numero di dipendenti organizzati in modo migliore sarebbero in grado di rendere un servizio di altissima qualità”
“Ama ha quasi 8mila dipendenti e il benchmark di mercato suggerirebbe che a Roma ne basterebbero la metà. La chiave positiva della situazione è che avere questo numero di dipendenti organizzati in modo migliore sarebbero in grado di rendere un servizio di altissima qualità”. Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani, durante l’audizione in commissione Ecomafie.
“Il debito dell’azienda- ha proseguito Bagnacani- è complessivamente oltre 1 miliardo di euro, poco più di 500 milioni con le banche e 240 milioni con i fornitori. Abbiamo analizzato le inefficienze interne e per dare una risposta serve capacità di razionalizzare l’attività aziendale, ridurre gli sprechi e creare efficienze per renderci migliori, forti e stabi
“Riteniamo- ha aggiunto Bagnacani- che ogni Municipio debba avere una sede locale di Ama. Vogliamo dare una risposta organizzativa e logistica creando le ‘Ama di Municipio’, delle succursali che a livello locale si prendano cura del territorio con cui avranno contatto, con naturalmente la regia che rimarrà centrale”.
“Il Tmb di via Salaria non è nella migliore posizione possibile ma non possiamo permetterci di fare a meno di quella quantità di trattamento, si tratta di 500-600 tonnellate al giorno a fronte delle 750 di capacità. Nel piano è prevista la dismissione dell’impianto e avverrà quando saremo in grado di sopperire a questo quantitativo, comunque entro il 2019″. Lo ha detto il direttore generale di Ama, Stefano Bina, durante l’audizione in commissione Ecomafie.
“Il Tmb Salario chiuderà come trattamento dei rifiuti, ma comunque è uno stabilimento di proprietà di Ama e potremmo usarlo per una destinazione che non comporti effetti negativi sulla vita delle persone”, ha detto Bina.
Infine, l’annuncio: “Entro luglio sicuramente si saprà la localizzazione dei nuovi impianti“.