Baldissoni: “Nessun dramma, siamo primi”
Il DG della Roma ha parlato a margine del convegno “Libertà di stampa nello sport”
Il DG della Roma ha parlato a margine del convegno "Libertà di stampa nello sport"
"Problema arbitri?
Mi riallaccio a quanto detto prima. Ci mettiamo in condizione di poter vincere le partite, dobbiamo metterci nelle condizioni di vincere tutte le partite. I risultati poi dipendono da tante cose che sono al di fuori del nsotro controllo, che possono essere la fotuna e la bravura degli avversari, il contrasto che oppongono, le decisioni arbitrali. Cose che fanno parte del gioco e che sono assolutamente fuori dal nostro controllo e di cui noi non dobbiamo preoccuparci. Se noi pensassimo che il campionato non è regolare perché gli arbitri decidono come finiscono le partite, noi non dovremmo scendere in campo. E' evidente che non è così. Se noi invece dovessimo pensare che strillando possiamo condizionare gli arbitri faremmo un errore ancor più grave e sciocco, se facciamo una gara a chi ha la voce più grossa e i mezzi di informazione più grandi abbiamo finito anche qui di fare il nostro lavoro".
Sulla gara contro il Sassuolo
"La partita di ieri la Roma meritava di vincerla e sfortunatamente non ha vinto. Continuiamo il nostro percorso come fatto dalla prima giornata, riepeto la Roma fino ad oggi ha dato dimostrazione di poter fare cose straordianrie e siamo convinti che continuerà a lavorare per poter farlo".
Si guarda al quarto posto?
"Facciamo i nostri compiti per arrivare preparati, arrivare preparati vuol dire scendere in campo nella condizone di vincere, cosa che è accaduta in tutte le partite, finora anche in quelle pareggate".
Sulla sosta.
"Non c'è un momento giusto o non giusto per la sosta, la squadra non ha bisogno di riporsare. Poi la sosta non è una sosta perché ci sono le nazionali che complicano sempre il lavoro di ogni squadra, perché i giocatori vanno via e tornano sapendo che lavoro hanno fatto. La sosta sarebbe positiva se fosse una sosta per lavorare insieme, non è così e quindi non è positiva".
Sull'assenza di Totti.
"Tutte assenze in una società pesano, l'allenatore deve poter fare le proprie scelte secondo il momento di forma di ogni singolo giocatore e con tutta la rosa a dispozisizone. Più si perdono i gicoatori a disposizone meno si hanno scelte e peggio è per la squadra".
I maghi?
Evidentemente qualcuno sta pagando dei contromaghi.