Bamba del mese, quando la gaffe è da prima pagina…
Nuova puntata, di nuovo in versione trigesimale, dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de “Il Giornale” Vittorio Feltri: con tre casi (più un quarto hors catégorie) di matrice giornalistica
Nuova puntata del “Bamba del mese”, versione trigesimale dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri per omaggiare ironicamente il meglio del peggio dell’ultimo periodo. Comme d’habitude, sono tre i “casi amari” a essere selezionati: e si tratta di gaffes letteralmente… da prima pagina.
Una vicenda hors catégorie
Ritorna quindi il “Bamba del mese” che, analogamente all’omologo settimanale, si apre con una vicenda contrassegnata come hors catégorie per non togliere brio alla surreale competizione. È l’epic fail in cui è incorso, come riporta Il Riformista, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Il quale, parlando dei luoghi rappresentativi di varie città, come l’area del Colosseo per Roma, ha affermato che «quando uno pensa a Londra, pensa a Times Square».
Si dà però il caso che quest’ultima sia la piazza per eccellenza di New York. E non osiamo immaginare dove creda di essere l’ex direttore del TG2 quando passa vicino alla Piramide Cestia.
Il “Bamba del mese”
Dalla “città dei sette colli” passiamo al magazine “Sette”, ebdomadario del Corsera, che ha messo in copertina la campionessa di sci Sofia Goggia. La quale però, a causa di un incauto fotoritocco, si è ritrovata, come rileva l’Adnkronos, con “due piedi sinistri”. Alla fuoriclasse bergamasca la solidarietà della Principessa del Galles Kate Middleton.
Intanto il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari ha recensito il libro di Maurizio Molinari con un articolo sul quotidiano guidato da Maurizio Molinari. Che al mercato mio padre comprò.
Niente però può battere il capolavoro de La Stampa (nel frattempo opportunamente corretto) sulla scomparsa di Joe Barone, dg della Fiorentina. Definito nel titolo «italo-calabrese» (come se a Catanzaro non facessero parte del Belpaese), e nel sommario «siciliano di nascita».
Un doppio svarione al confine tra calcio, geografia e revanscismo secessionista. Che si merita giornalisticamente il “Bamba del mese”.