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Bamba del mese, se c’è chi vede anche troppo oltre…

Nuova puntata, ancora in versione trigesimale, dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de “Il Giornale” Vittorio Feltri: con tre casi (più un quarto hors catégorie) di matrice futuristica

Bamba del mese

Bamba del mese (© Chivista / Wikimedia Commons)

Nuova puntata del “Bamba del mese”, versione trigesimale dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri come ironico omaggio al meglio del peggio dell’ultimo periodo. Per la rentrée dalla lunga pausa estiva, sono stati selezionati tre nuovi “casi amari”: per gentile concessione di chi vede anche troppo oltre.

Bamba del mese
Bamba del mese (© Chivista / Wikimedia Commons)

Un caso hors catégorie

Torna quindi il “Bamba del mese” che, conformemente all’omologo settimanale, si apre con una vicenda contrassegnata come hors catégorie per non alterare la surreale competizione. È l’ennesimo epic fail di cui si è reso protagonista, come riporta il New York Post, un habitué quale Sleepy Joe Biden. Il quale, dopo il passaggio dell’uragano Milton, ha denunciato come la disinformazione rendesse ancora più difficile il compito dei soccorritori.

Joe Biden, Trump, Bamba del mese
Joe Biden (immagine dalla sua pagina Facebook)

«I nostri compatrioti stanno mettendo a rischio le loro vite per fare questo pericoloso lavoro» il j’accuse. «E alcuni ieri hanno ricevuto pene di morte» ha proseguito, intendendo piuttosto “minacce di morte”, come da usuale correzione nella trascrizione ufficiale del discorso. Tanto per darci un buon motivo per rimpiangere il suo imminente pensionamento.

Il “Bamba del mese”

Restando negli Usa, non ha voluto essere da più Donald Trump che, come rileva l’Independent, ha esortato i propri sostenitori a votare in massa il 5 gennaio. Peccato però che l’Election Day sia il prossimo 5 novembre. A questo punto, dev’essere l’aria della Casa Bianca.

Donald Trump
Donald Trump (immagine dalla sua pagina Facebook)

Ci riporta in Italia il dibattito sull’apertura dei CPR in Albania, che la deputata dem Chiara Braga, scrive Il Manifesto, ha definito una «violazione dei diritti umani». Venendo quindi asfaltata, aggiunge l’Agenzia Dire, dal Premier Giorgia Meloni, visto che i primi migranti non sarebbero giunti in loco che l’indomani.

Chiara Braga
Chiara Braga (immagine dal suo profilo Facebook)

«Non capisco come dite che potremmo aver violato i diritti umani, visto che il centro è ancora vuoto» ha ironizzato l’inquilino chigiano. Ma forse nel Pd si stavano solo portando avanti con le “infrazioni”.

Giorgia Meloni ed Edi Rama firmano il Protocollo d'intesa italo-albanese sui migranti nel novembre 2023
Giorgia Meloni ed Edi Rama firmano il Protocollo d’intesa italo-albanese sui migranti nel novembre 2023 (© Governo.it)

A proposito di chiaroveggenza, comunque, niente batte la sfera di cristallo di Maurizio Landini. Il quale, come riferisce Libero, ha annunciato una mobilitazione che potrebbe arrivare «fino allo sciopero generale» contro la Manovra governativa: che però, al momento, non esisteva ancora.

Maurizio Landini, sciopero
Maurizio Landini (© Filea CGIL / Wikimedia Commons)

Peraltro, per il leader della CGIL si tratta del bis dell’anno passato, in cui aveva preso la stessa cantonata “preventiva”. Che si merita futuristicamente il “Bamba del mese”.