Bamba della settimana, a volte i “Mali” vengono davvero per nuocere…
Torna l’antipremio che Vittorio Feltri assegnava al meglio del peggio in ambito sportivo: e, per l’occasione, utilizziamo le sue stesse categorie
Torna una volta di più il “Bamba della settimana”, l’antipremio ideato dall’attuale direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri. Il quale era uso assegnarlo per onorare il meglio del peggio del periodo, soprattutto in ambito sportivo. E, per questa occasione, abbiamo deciso di utilizzare le sue stesse categorie.
Torna ancora il “Bamba della settimana”
Torna ancora, quindi, il “Bamba della settimana”, e come sempre cominciamo con una vicenda classificata come hors catégorie per non falsare la “competizione”. È, di nuovo, il caso del tennista Novak Djokovic, cui il Governo aussie ha negato ancora il visto d’ingresso per partecipare agli Australian Open. Oltre alla battaglia legale, Nole è finito nella bufera per aver ammesso che, due giorni dopo essere risultato positivo al Covid-19, aveva infranto l’isolamento per un’intervista. Djokovic, partita, incontro.
Restando in argomento, uno dei favoriti del primo Major dell’anno, al via il prossimo 17 gennaio, è Rafa Nadal, vincitore del torneo nel 2009. In conferenza stampa, un incauto giornalista gli ha chiesto come mai, dopo quel trionfo, non avesse più raggiunto le semifinali sulla Rod Laver Arena. Al che il campione iberico ha replicato ricordando di essere arrivato quattro volte in finale, l’ultima nel 2018. Fortuna che da quelle parti dovrebbero essere abituati ai boomerang.
Dal tennis al calcio
In ogni caso, sotto Nadal siamo tutti più buoni, e alcuni anche più Bonucci, inteso come il difensore della Juventus Leonardo. Il quale, al termine della Supercoppa italiana di calcio contro l’Inter, ha aggredito il segretario nerazzurro Cristiano Mozzillo. Eppure, malgrado la segnalazione della Procura Federale (e l’indignazione generale), il difensore è stato sanzionato con un’ammenda di soli 10.000 euro. C’è un giudice (sportivo) a Torino, si potrebbe ironizzare.
Tuttavia, è accaduto di peggio durante la Coppa d’Africa, segnatamente durante Tunisia-Mali, dove l’arbitro zambiano Janny Sikazwe ha fischiato anticipatamente la fine per ben due volte. Le Aquile di Cartagine hanno ovviamente fatto ricorso, ma incredibilmente la CAF (Confédération Africaine du Football) lo ha respinto, omologando il successo de Les Aigles.
Un episodio che merita per distacco il “Bamba della settimana”. A volte, dopotutto, i “Mali” vengono davvero per nuocere.