Bamba della settimana, certe gaffe sono “francamente” olimpiche
Nuova puntata, stavolta in versione classica, dell’anti-premio inventato dall’attuale direttore editoriale de “Il Giornale” Vittorio Feltri: con tre casi (più uno hors catégorie) da… Cinque Cerchi rossi
Nuova puntata del “Bamba della settimana”, l’anti-premio che l’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri ha inventato come ironico omaggio al meglio del peggio dell’ultimo periodo. E che per l’occasione riparte in versione ebdomadaria, con tre “casi amari” piuttosto fiammanti: e da segnare con… Cinque Cerchi rossi.
Un caso hors catégorie
Torna quindi il classico “Bamba della settimana” che, come spesso accade, si apre con una vicenda considerata hors catégorie per non privare di suspense la surreale competizione. Non è però la querelle sulla cosiddetta “parodia” dell’Ultima Cena, né quella sorta intorno alla boxeuse italiana Angela Carini, che meriterebbero una categoria ancor più “fuori categoria”.
Trattasi invece dell’epic fail in cui è caduta La Stampa in un articolo (poi opportunamente corretto) di cronaca nera a Oleggio, nel Novarese. Pezzo che riferiva del ritrovamento di un cadavere che «non sarebbe di un ragazzo ma di un marocchino». Segno che ormai la storia del pugile algerino Imane Khelif ci è proprio sfuggita di mano.
Il “Bamba della settimana”
Venendo alle Olimpiadi, ci informa sempre la Busiarda di un’incredibile gaffe commessa ai danni della squadra di basket del Sud Sudan. Al cui ingresso prima dell’incontro contro Porto Rico è stato messo con l’inno del Sudan, che è un po’ come introdurre il Kosovo con l’inno della Serbia. A conferma che la Francia continua ad avere problemi con gli Stati africani che ottengono l’indipendenza.
In ogni caso, il vero incidente diplomatico, come riporta Sport Mediaset, è stato sfiorato durante la sfilata inaugurale sui bateaux-mouches. Quando la Corea del Sud è stata erroneamente presentata come “Repubblica Democratica Popolare di Corea”, che però è il nome ufficiale della Corea del Nord. Decisamente non è l’epoca adatta per una tregua olimpica.
Niente però può battere, anche per via del simbolismo da capitolazione, il clamoroso errore compiuto durante la cerimonia d’apertura di Parigi 2024. Quando, come rileva Il Giornale, la bandiera olimpica è stata issata sottosopra, con i tre anelli verso il basso e i due verso l’alto.
E sì che dovrebbero essere… Giochi da ragazzi per gli organizzatori. Che proprio per questo si meritano, francamente, il “Bamba della settimana”.