Bambini? no grazie, la compagnia turca inaugura i voli child free
La Corendon Airlines dice stop ai bambini e offrirà la possibilità di volare child free dal 3 novembre prossimo sulla tratta Europa – Caraibi
Una linea turca, la Corendon Airlines offrirà la possibilità di volare child free dal 3 novembre prossimo sulla tratta Europa – Caraibi. Speriamo che l’iniziativa venga estesa anche su tratte più brevi per il vantaggio di tutti, bambini compresi.
Child free: si potrà volare senza grida e pianti di bambini
Nasce il primo aereo con un’area dedicata a chi proprio non sopporta il pianto e le grida dei bambini. Finalmente! La compagnia aerea Corendon ha annunciato che sarà disponibile un’area solo per adulti sui voli A350 che collegano Amsterdam all’isola caraibica di Curaçao, nelle Antille olandesi.
La Corendon Airlines: compagnia turca con partners olandesi e maltesi
La presenza di bambini piccoli, in modo particolare, su un volo aereo, specie se di lungo percorso, è visto come un incubo da tanti passeggeri che non sopportano il pianto e le grida o peggio le scorribande nei corridoi. Così la Corendon ha deciso di accontentare questa fetta di clientela che non pare essere minoritaria.
Corendon Airlines (incorporata come Turistik Hava Taşımacılık A.Ş.) è una compagnia aerea leisure turca con sede ad Adalia e con base all’aeroporto di Adalia e fa parte del Corendon Tourism Group. Fondata nel 2004 ha iniziato a volare nell’aprile 2005.
È una compagnia aerea internazionale che trasporta circa 6 milioni di viaggiatori ogni anno. La consociata olandese Corendon Dutch Airlines è stata fondata nel 2011 e la maltese Corendon Airlines Europe nel 2017.
Opera voli verso e da 165 aeroporti in più di 65 paesi, principalmente Germania, Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Austria, Polonia, Israele, Egitto, Spagna, Italia, Francia, Repubblica Ceca, Macedonia del Nord, Romania e paesi scandinavi.
Pur avendo rinnovato la sua flotta di velivoli recentemente, ha mantenuto alcuni vecchi A 350 per le tratte caraibiche e mediterranee.
Addio bambini: dal 3 novembre 2023 chi vuole volerà child free
La zona denominata kid free in aereo, dove accedono solo gli adulti, dal prossimo 3 novembre permetterà, a chi lo vuole, di volare restando lontano dai bambini. Ovviamente pagando un prezzo del biglietto più alto: la pace ha un prezzo e il business è business. La proposta sicuramente farà discutere. Tuttavia come è da tempo in atto un servizio alberghiero kid free per vacanze a prova di bambino e un’offerta di ristoranti vietati ai bambini, per poter mangiare in pace, così era ovvio che si sarebbe arrivati a questa offerta e non finirà qui, vedrete.
Sarà riservata una zona nella parte anteriore del velivolo, dove sarà consentito l’ingresso a persone dai 16 anni poi, per viaggiare senza grida e pianti, in completo relax. Si tratta di 102 posti a sedere, separati dal resto dei passeggeri con pareti isolanti e tende. Il sovrapprezzo vale la candela: sono 45€ per il posto standard e 100€ per l’extralarge.
Una sorta di sottoclasse – un centinaio di posti rispetto ai 432 presenti sull’Airbus A350 – isolata per persone che viaggiano sulle tratte tra Mitteleuropa e Caraibi o Mediterraneo.
Dividere i viaggiatori con figli piccoli dagli altri non può che funzionare
Questa iniziativa ha due scopi: un effetto positivo per gli adulti senza figli, che potranno godersi un volo tranquillo e sicuramente meno rumoroso e di non costringere i genitori che viaggiano con figli al seguito, soprattutto con bambini molto piccoli, a inseguirli per il corridoio o a tranquillizzarli o ancora a trovare continui stratagemmi per distrarli e non farli scoppiare in pianti disperati, in particolare durante voli molto lunghi.
Non oso immaginare cosa accada nella parte dove saranno convogliati tutti i bambini. Né che tipo di traversata faranno i poveri passeggeri in quella zona. Avrebbero potuto dormire per la tratta notturna di circa 9 ore e invece…
La compagnia Corendon Airlines non è la prima a sperimentare questa soluzione. La low cost Scoot ha già da tempo una sezione vietata agli under 12, mentre la Malaysia Airlines ha annunciato il divieto per i minori di 12 anni, di viaggiare in una sezione economica da 70 posti a bordo dei jet Airbus A380.
“Destinare una zona dell’aereo ai passeggeri che viaggiano senza bambini e ai viaggiatori d’affari che desiderano lavorare in un ambiente tranquillo anche ad alta quota, sottolinea la compagnia, ha il solo scopo di rispondere a una precisa richiesta dei passeggeri, specie quelli che viaggiano per lavoro.”
Riprenderanno le querelle di chi ha bambini contro i child free ma la scelta è indovinata
“Per una compagnia come Corendon, scelta per lo più dal turismo di piacere e quindi con cabine ad alto tasso di famiglie con bambini piccoli, posso immaginare che ci siano persone disposte a pagare un extra per stare lontani da quei nuclei familiari e avere più pace e silenzio” dichiara Brett Snyder all’Associated Press. L’iniziativa riaccende la querelle tra le famiglie con i bambini e le persone che viaggiano sole o comunque senza figli.
L’agente di viaggio famoso per il suo blog Cranky Flier (trasvolatore irritabile), ha però spiegato all’agenzia di stampa che “le persone nel fondo della zona adulta potrebbero continuare a sentire i bimbi che piangono, per cui il tutto potrebbe rivelarsi non dissimile da quanto accadeva ai vecchi tempi della zona fumatori, in cui chi si trovava più vicino a quell’area sentiva comunque l’odore delle sigarette”. È esattamente quello che ho pensato anch’io.
Chi mi assicura che una volta pagato il sovraprezzo sarò immune dalle urla e dai pianti per tutto il viaggio? Avrei preferito che ci fossero voli appositi kid free, questo mi renderebbe più tranquillo rispetto al problema. Evidentemente le compagnie non sono ancora così sicure del successo che avrebbe una simile proposta, per la paura di rimetterci.
Ma vedrete che l’esperimento si farà. Come è accaduto per i non fumatori, piano piano l’idea si diffonderà. Non sarà impedito alle famiglie con figli di viaggiare com’è accaduto ai fumatori, ma ci saranno voli appositi. Magari fornendo cuffie isolanti per chi viaggia in quel tipo di situazione.
Con un piccolo sovraprezzo ognuno potrà scegliere come viaggiare
La polemica fra famiglie con bambini e viaggiatori senza figli piccoli non ha molto senso. Nessuno vieta a nessuno di volare. Si tratta di scegliere le condizioni migliori in cui volare. Se il servizio offerto mi consente, a fronte di un supplemento, per adesso, in seguito mi auguro anche senza, di poter volare nel massimo comfort, plaudo alla Compagnia che per prima ci ha pensato. Come ha funzionato per gli alberghi e i ristoranti “solo adulti”, funzionerà presto per i voli transcontinentali. Poi vedrete che questa norma applicata sui treni e sugli autobus tipo Greyhound, quelli che vanno da costa a costa negli Stati Uniti o che collegano varie città europee. Non si tratta di ridurre i diritti ma di ampliarli. Offrendo servizi sempre più adeguati alla clientela e alle sue esigenze. Nella società del futuro si confezioneranno servizi su misura per clienti disposti a pagare il sovraprezzo. Funziona così per i bagagli in eccesso, per chi vuole pranzi e bevande particolari, per chi chiede di allungare le gambe o di stare su sedili ampi e comodi. Le Compagnie hanno compreso che il servizio si può personalizzare e questo metodo funziona per guadagnare di più e accontentare il cliente.