Barack Obama sul clima: “Agire ora altrimenti sarà catastrofe”
di Remo Sabatini
Il Presidente degli Stati Uniti, durante il suo viaggio in Alaska, dove gli effetti dello scioglimento dei ghiacci si vedono ad occhio nudo, non ha usato mezzi termini nei riguardi dei cambiamenti climatici in atto che stanno sconvolgendo il Pianeta. Le sue sono state parole mai usate prima d’ora da un presidente americano e rappresentano, è l’auspicio di molti, l’inizio di una nuova epoca nel campo della lotta per la salvaguardia della Terra.
“Non ci stiamo muovendo abbastanza velocemente e se non risolveremo la questione dell’effetto serra lo scenario sarà tragico con nazioni sommerse e profughi in fuga ovunque”.
Le sue parole, rivolte a tutti i Paesi, Stati Uniti compresi, non hanno lasciato spazio ad equivoco alcuno. Presa coscienza (finalmente)della situazione drammatica che si registra da anni in ogni parte del pianeta e che vede alluvioni, agricoltura in difficoltà, piogge acide ed oceani malati, non ha usato mezzi termini anche nei confronti degli scettici che continuano a negare il dramma climatico in atto. “Se non interveniamo subito ed andiamo avanti così, ha detto, condanneremo i nostri figli a vivere in un pianeta i cui problemi non potranno più essere risolti. Coloro che ancora negano l’emergenza climatica saranno sempre più soli, nelle loro isole sempre più divorate dalle acque. I cambiamenti climatici, ha proseguito Obama, stanno già distruggendo i nostri ecosistemi, la nostra agricoltura, le acque, l’approvvigionamento alimentare, le fonti di energia, le infrastrutture”.
La situazione economica americana, così come quella di molti altri Paesi del mondo non è affatto facile. La stessa Alaska, dal quale il Presidente statunitense ha lanciato l’allarme, chiede ancora più fondi per incentivare operazioni petrolifere osteggiate dagli ambientalisti. Quasi fosse un gatto che si morde la coda c’è ampio spazio per polemiche ed interrogativi che, però e stavolta, dovranno necessariamente ripartire dalle parole di Barack Obama.