Barbara D’Urso, la regina della tv fa scacco matto
Il coraggio delle idee va premiato, tributiamo il nostro plauso alla regina della tv, che ha continuato elegantemente a stupire
Anche nel mondo della tv c è chi per apparire è costretto a doversi reinventare e chi per sbalordire e riconfermarsi a livello di eccellenza, deve semplicemente essere se stesso.
Il dorato mondo televisivo risente delle difficoltà che l’attuale situazione planetaria sta vivendo. In molti hanno dovuto reinventarsi se non addirittura modificare le caratteristiche della propria professione, adattandosi alle mutazioni del mondo dei media. Tutto ciò ha fatto si che negli ultimi tempi i telespettatori abbiamo passivamente assistito ad un vero e proprio tsunami mediatico, ritrovandosi a doversi confrontare con un vero e proprio gioco dei ruoli. Assistendo così a categorie di giornalisti intenti ad improvvisarsi conduttori e invece cantanti e attori trasformarsi in moderatori di talk e reality.
Lo scambio dei ruoli nel mondo dei media
Per non parlare di ex politici relegati e promossi nel ruolo di anchor man/woman degli anni d’oro della tv, oltre a bizzarre situazioni televisive che farebbero rabbrividire chi la tv ha contribuito a crearla e alla quale ha regalato crediti importantissimi. L’unica tra i tanti professionisti del mondo mediatico e televisivo che non ha avuto la necessità di doversi reinventare tantomeno modificare il proprio stile lavorativo, è la vera e unica regina della televisione italiana. Ci riferiamo ovviamente a Barbara D’Urso, la quale dopo la brevissima sosta dovuta al periodo di festività natalizie, ha provveduto senza difficoltà alcuna a riposizionare la chiesa al centro del villaggio.
Barbara D’Urso, una rimonta stratosferica di audience
Nonostante le macerie ritrovate e un deficitario share ereditato dopo il suo breve periodo di riposo. L’impresa della D’Urso ha dell’incredibile, se si pensa che è riuscita non solo a recuperare ben sette punti di share, dilapidati durante la sua assenza, ma addirittura ha fatto sì che le performance del programma da lei creato e condotto, Pomeriggio cinque, abbiano raggiunto nella contesa dello share, il programma antagonista La Vita in diretta, e considerando l’esile orario di messa in onda a lei concesso in relazione al programma della rete ammiraglia, che gode del triplo dello spazio concesso a Pomeriggio cinque, l impresa è da ritenersi stratosferica.
La D’Urso è riuscita a trasformare in men che non si dica un format in precedenza debolissimo come La pupa e il secchione, in un appuntamento settimanale atteso e appetito dai telespettatori. Al punto di tramutare il programma con la sua presenza in un vero e proprio show degno delle migliori edizioni del Gf e Isola dei famosi. In effetti il magnetismo e l’appeal dell’affascinante conduttrice, riesce ad attrarre sia i partecipanti al format che i telespettatori, in maniera simbiotica e considerando che La pupa e il secchione show, al momento va in onda su Italia uno, canale storico delle reti berlusconiane per il quale la D’Urso ha messo la propria faccia.
La Pupa e il secchione di Barbara D’Urso
Come lei stessa ha detto, Italia 1 non è certo il canale di punta di Mediaset ma i risultati sono strabilianti. Da ciò che traspare dallo schermo si percepisce a chiare note che la conduttrice, seppur lavorando alacremente, si diverte. E riesce nella non facile impresa di far divertire e appassionare anche chi assiste allo show, da lei appositamente riveduto e corretto. Dando così prova oltre che della solita grande professionalità, anche di un coraggio fuori dal comune, quasi fosse una trapezista circense intenta ad eseguire il proprio numero senza la rete di protezione. Cosa unica di questi tempi.
Il coraggio delle idee va premiato e non possiamo che tributare il nostro plauso alla regina della tv, che incurante delle critiche, a nostro parere inappropriate e immotivate, ha continuato elegantemente a stupire volando alto. Dimostrando ancora una volta, qualora ce ne fosse la necessità, di essere sempre Barbara D’Urso, non una conduttrice, ma la conduttrice regina.
Foto di Franco Ferrajuolo