Barberia in Vaticano per clochard. Pavel: “Il Papa ci vuole bene”
Bilancio più che positivo dopo la prima giornata della Barberia in Vaticano voluta da Bergoglio
Un bilancio molto positivo, quello della prima giornata della ‘Barberia’ del Vaticano. Voluta da Papa Francesco, la ‘Barberia’ del Vaticano ha riunito i volontari dell’Unitalsi e altrettanti parrucchieri volontari, che hanno dato un nuovo volto ai clochard della zona. Padre Corrado Krajewski, l’elemosiniere polacco che per conto di Bergoglio ha realizzato la struttura caritatevole, spiega come per le persone che vivano ai margini, sia ancora più lesivo della loro dignità umana avere un aspetto poco decoroso: “Per chi è costretto a vivere per strada è importante potere mantenere una certa dignità”.
Il salone – che arriva dopo il servizio docce aperto tutti i giorni tranne il mercoledì, giorno dell’udienza – costituito con tutto materiale donato, è stato allestito sotto il colonnato del Bernini, in piazza San Pietro, in un sezione dei bagni presenti nel lato destro del colonnato, adibiti per iniziativa dell’Elemosineria apostolica, il braccio operativo della carità del Pontefice, guidato, appunto, dall’arcivescovo polacco Konrad Krajewski.
“Questo servizio è una cosa buona, positiva – dice all’ANSA Pavel senzatetto di origine rumena – Dobbiamo ringraziare il Papa”. Pavel, da 20 anni in Italia, lavorava nell’edilizia: “Facevo di tutto, lavori di muratura, pavimentazioni. Poi l’edilizia in Italia è crollata e io mi sono ritrovato in mezzo alla strada”. Proprio in tema di lavoro, Pavel plaude all’iniziativa di Papa Francesco: “Il Papa ci vuole bene. Qui è aperto tutti i giorni, tranne il mercoledì e la domenica: se uno già può farsi la doccia due volte a settimana è un’altra cosa rispetto a prima, è pulito, non puzza, e se in più evita l’alcol, può anche presentarsi dignitosamente a cercare un lavoro. Altrimenti, se sei sporco e ridotto male, chi te lo dà un lavoro? Dicono: 'Ma chi è questo barbone'?”.
Tra i beneficiari del servizio di ieri, raccontano i volontari dell’Unitalsi che prestano il servizio di accoglienza, stranieri e italiani sono divisi circa metà e metà. “Io e il mio compagno Daniele, anche lui parrucchiere – racconta Arianna, parrucchiera romana di 41 anni, volontaria Unitalsi – abbiamo deciso di dedicare il nostro giorno libero, il lunedì, a questa iniziativa. È stato bello ed emozionante, anche divertente a dire la verità, perché non abbiamo fatto una cosa tanto per fare, ma abbiamo cercato di corrispondere alle richieste dei senzatetto come se fossero quelle di normali clienti. Alcuni ci hanno chiesto tagli alla moda, con il ciuffo, barbe come quella di George Clooney, altri volevano che rispettassimo il loro look o gliene dessimo uno. Così ci siamo comportati esattamente come in un salone professionale”.
“Abbiamo lavorato senza sosta dalle 9 alle 13 fino a quando non abbiamo ricevuto il cambio. L'affluenza è stata grandissima e ci sono sembrati tutti molto soddisfatti. Alla fine ci hanno ringraziato e già si volevano prenotare per tornare e rifarsi il taglio tra un mese ma gli abbiamo dato una bella sistemata in modo che il taglio duri per un po’” – continua Arianna.
Ad usufruire del servizio, più di 15 senzatetto. Il barbiere sarà nuovamente disponibile lunedì prossimo dalle ore 9 alle 15.