Barcaccia, un assegno di 3mila euro dagli studenti olandesi
“Una cifra dall’enorme valore simbolico” dice l’assessore capitolino alla Scuola Paolo Masini
3.200 euro. A tanto ammonta la somma raccolta da alcuni studenti olandesi per contribuire al restauro della Barcaccia, la fontana del Bernini in piazza di Spagna, danneggiata dagli ultrà olandesi del Feyenoord in occasione della partita di Europa League contro l’AS Roma, che si è disputata all’Olimpico. Una raccolta fondi che si unisce a quella attivata sulla piattaforma GoFundMe dal titolo ‘Scusa Roma’. Ma sono molti altri i contributi giunti dall'Olanda: una società si è offerta di restaurare gratis la fontana e altri studenti hanno consegnato una lettera di scuse ai cittadini romani che si sono riuniti sotto l'ambasciata olandese in un sit-in pacifico.
L’assegno è stato consegnato direttamente nelle mani dell’assessore capitolino alla Scuola Paolo masini da parte degli studenti olandesi del liceo Celeanum Gymnasium, accompagnati da alcuni docenti. La cerimonia si è svolta oggi alla presenza del sovrintendente ai Beni Archeologici di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce, davanti al monumento del Bernini sotto la scalinata di Trinità dei Monti. “Avete mostrato grande senso civico e amore per Roma – dice l’assessore Masini rivolgendosi agli studenti – Dalle vostre aule una grandissima lezione di civiltà, anche per i vostri concittadini che si sono comportati in quel modo. Conosciamo molto bene gli olandesi, sappiamo quanto amino Roma e sappiamo anche benissimo che quei ‘delinquenti’ sono un’assoluta minoranza”.
Una cifra modesta rispetto ai danni riportati dalla Barcaccia (sopra i 5 milioni di euro), ma dall’enorme valore simbolico perché, come precisa lo stesso Masini, è un gesto di civiltà che proviene “da giovanissimi che hanno rinunciato a un po’ dei loro soldi per il loro amore per Roma”. Un contributo “importante per la sua valenza e per il suo significato”, anche secondo Claudio Parisi Presicce, sovrintendente di Roma Capitale.
“La cifra totale dei danni riguarda sia quelli diretti alla fontana, sia quelli legati al valore patrimoniale, sia quelli d’immagine”, specifica Parise Persicce. “Abbiamo stimato – continua – un danno patrimoniale pari a 1/50 del valore della fontana, che è di 60 milioni di euro, quindi 1,2 milioni di euro. E poi c’è un danno d’immagine dovuto alla sicurezza i cui rivedremo nei prossimi due mesi, che abbiamo calcolato intorno ai 3-4, oltre ai costi vanificati del recente restauro più i danni subiti dagli autobus”.
“Queste 110 scalfiture resteranno nel dna di questo monumento”, conclude Parise Persicce.