Basta allo smart working nella pubblica amministrazione. Peccato, funzionava
Lavorare da casa può significativamente ridurre i livelli di stress, spesso legati agli spostamenti e alla rigidità degli orari di lavoro
Lo smart working per le persone fragili rappresenta una modalità lavorativa che si è particolarmente diffusa e valorizzata a seguito dell’emergenza sanitaria globale. Oggi arriva la notizia che l’attesa proroga per concedere fino a giugno prossimo lo smart working ai lavoratori fragili della pubblica amministrazione, non ci sarà.
Il cosiddetto “lavoro agile”, offre numerosi vantaggi, ma presenta anche dei problemi. Di seguito, analizzeremo i lati positivi e quelli negativi dello smart working per i lavoratori fragili.
Vantaggi dello Smart Working per i “fragili”
Lo smart working permette alle persone fragili, che possono essere individui con disabilità, malattie croniche o altre condizioni che limitano la mobilità o la resistenza a lunghe giornate lavorative in ufficio, di partecipare attivamente alla forza lavoro. Questo approccio lavorativo elimina la necessità di spostamenti fisici che possono essere particolarmente gravosi per i lavoratori fragili, offrendo un ambiente di lavoro più confortevole e personalizzabile alle proprie esigenze specifiche.
Flessibilità oraria
La possibilità di gestire in modo flessibile l’orario lavorativo è un altro grande vantaggio. Questa flessibilità permette ai lavoratori di adeguare le loro attività lavorative alle condizioni di salute variabili, alle terapie mediche o agli impegni di cura personale, contribuendo a mantenere un equilibrio tra lavoro e benessere personale.
Riduzione dello stress e qualità della vita
Lavorare da casa o da un ambiente scelto dal lavoratore può significativamente ridurre i livelli di stress, spesso legati agli spostamenti e alla rigidità degli orari di lavoro tradizionali. Questo può tradursi in un miglioramento della qualità della vita e della soddisfazione lavorativa, con impatti positivi sulla produttività.
Lo smart working per i “fragili”
Uno degli aspetti negativi più significativi dello smart working è il rischio di isolamento sociale. Per i lavoratori fragili, l’ufficio può rappresentare un’importante occasione di socializzazione. La mancanza di interazione diretta con i colleghi può portare a sentimenti di solitudine e disconnessione dal team di lavoro.
Difficoltà nella separazione tra vita lavorativa e personale
La gestione degli spazi domestici può diventare una sfida, specialmente per chi vive in ambienti piccoli o condivisi con familiari. La difficoltà di stabilire confini chiari tra lo spazio lavorativo e quello personale può portare a un prolungamento delle ore di lavoro e a una riduzione del tempo dedicato al riposo e alle attività ricreative.
Accesso alle risorse e supporto organizzativo
Anche se lo smart working offre indubbi vantaggi in termini di accessibilità, i lavoratori fragili possono incontrare difficoltà nell’accesso a risorse lavorative adeguate o nel ricevere il supporto necessario in tempi brevi. Le organizzazioni devono quindi garantire che tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro condizione, abbiano accesso alle tecnologie, ai supporti ergonomici e al supporto IT necessari per svolgere il loro lavoro efficacemente.
Gestione del rendimento e della visibilità
Per i lavoratori fragili può essere più difficile gestire la propria visibilità all’interno dell’organizzazione e dimostrare il proprio impegno e i risultati ottenuti. Questo può influenzare la percezione del loro rendimento da parte dei superiori e limitare le opportunità di crescita professionale.