Battisti, tradito dal vizio dell’alcool e dai messaggi su Facebook
Quando è stato fermato ha fatto finta di non capire, dicendo in portoghese di non avere i documenti
Nel video diffuso dalla Polizia si vede un uomo camminare come un cittadino qualunque per le stradine di Santa Cruz de La Sierra. Invece è lui, il terrorista dei Pac, Cesare Battisti.
Non era tranquillo, come sembra dalle immagini. Il neo presidente brasiliano lo aveva promesso all'Italia, il cerchio si stava stringendo intorno a lui e la rete di protezione si era indebolita dopo la caduta di Lula. Sarà stato forse per questo che Battisti, da qualche tempo, stava cercando rifugio in una altra via di fuga, quella dell'alcool. Beveva molto, gli investigatori lo hanno accertato, tanto che al momento dell'arresto era alticcio.
Altro grande passo falso del ricercato, è stata la sua frenesia nel cercare aiuto attraverso i social, soprattutto su Facebook, sintomo che si trovava in uno stato di confusione e di grande debolezza. Battisti si collegava abitualmente per comunicare con gli amici e i parenti. Tra chi ha coperto la sua latitanza, ci sono alcuni italiani, brasiliani e boliviani, una decina di persone complessivamente.
Gli investigatori sono riusciti a incastrarlo così, proprio leggendo le sue mail, la corrispondenza, intercettando telefonini, suoi e delle persone più vicine: 15 in tutto, dei quali tre usati esclusivamente da Battisti e cambiati di continuo. Gli investigatori lo hanno individuato grazie al sistema di localizzazione e al monitoraggio delle utenze di chi gli stava accanto, e hanno registrato tutti i movimenti. Hanno sempre saputo dove si trovava, sin da dicembre, quando ha deciso di passare il confine tra il Brasile e la Bolivia probabilmente a Corumbà, città nel Mato Grosso do Sul dove era già stato fermato due anni prima.
Da quel momento sono entrate in azione le autorità boliviane, alle quali quelle italiane hanno girato le utenze telefoniche e le indicazioni necessarie per non perderlo mai di vista. Da qui sono stati organizzati dei pedinamenti che hanno consentito di individuarlo con certezza.
Santa Cruz de La Sierra, cittadina nel cuore del paese sud americano. E' lì che è stato intercettato per strada. Una volta fermato, ha fatto finta di non capire, ha parlato in portoghese dicendo di non avere i documenti. È stato quindi portato in caserma e lì ha capito che per lui era finita. Ha tirato fuori il documento brasiliano, un documento autentico, il suo.
Da pochi minuti, all'aeroporto di Ciampino, è atterrato l'aereo con a bordo Battisti. Lo aspetta l'ergastolo per i 4 omicidi in cui è implicato.