Bellezza: tutto sull’autotrapianto capelli
Molte sono le persone, specialmente gli uomini, che devono far fronte al fenomeno della calvizie, la caduta dei capelli
Molte sono le persone, specialmente gli uomini, che devono far fronte al comune fenomeno della calvizie, ovvero una condizione fisiologica nella quale i capelli tendono a cadere, specialmente in alcune aree della testa. Sulla base di dati scientifici, sono circa l’80% degli uomini, in età adulta, che soffrono di calvizie, mentre il 20% delle donne la subisce prevalentemente nel periodo successivo alla menopausa.
Ciò che causa principalmente questo fenomeno è l’alopecia androgenetica che, però, non è considerata come una patologia vera e propria in quanto non comporta particolari effetti collaterali e non compromette la salute e l’integrità fisica del soggetto che la subisce.
In questi casi, il problema primario nasce dal radicale cambio d’immagine dell’individuo che non sempre è ben accettato; molte persone, infatti, arrivano a considerare la calvizie come un sorta di malattia invalidante e, quindi, un problema a cui dover porre rimedio.
Autotrapianto di capelli: una soluzione per la calvizie
La calvizie, essendo dovuta a una predisposizione genetica, non è possibile trattarla con terapie mediche, o almeno non con risultati ottimali e soddisfacenti. Esiste, però, un trattamento chirurgico in grado di contrastare efficacemente questo fenomeno ed è rappresentato dall’autotrapianto capelli; questa tecnica deve le sue basi al medico giapponese Shoji Okuda che, negli anni ’30 del XX secolo, notò come i follicoli piliferi reimpiantati in un’altra zona della cute, entro un certo periodo dalla loro estrazione, riuscissero a mantenersi intatti e a generare nuovi peli.
Anche se questa scoperta rimase ignorata, negli anni ’50 il medico americano Norman Orentreich riuscì a introdurre i primi protocolli chirurgici dell’autotrapianto, i cui concetti sono ancora utilizzati nelle moderne tecniche di chirurgia estetica.
Cos’è l’autotrapianto di capelli
L’autotrapianto di capelli può essere considerato come un vero e proprio trattamento chirurgico finalizzato a porre rimedio a un processo irreversibile, ovvero quello della progressiva perdita dei capelli in alcune zone del cuoio capelluto. Grazie a questa tecnica è possibile spostare una parte di capelli da una zona più folta a un’altra che ne è praticamente sprovvista.
É bene precisare, però, che non è possibile attuare questa chirurgia tramite donatore; i follicoli piliferi da trapiantare, infatti, devono appartenere all’individuo stesso, in quanto se li ricevesse da un’altra persona si rischierebbe il rigetto.
Il corpo umano, infatti, quando riceve sostanze o corpi esterni che non riconosce, attua dei meccanismi di difesa; il sistema immunitario, dunque, attacca ogni organo che non sia geneticamente riconosciuto ed è per questo motivo che non si possono ricevere capelli da altre persone e si parla di autotrapianto di capelli.
Come funziona l’autotrapianto di capelli
Le moderne innovazioni in campo scientifico, garantiscono un autotrapianto di capelli altamente efficiente, con risultati permanenti nel tempo. Le due tecniche principali, note come FUE e FUT, hanno lo scopo principale di selezionare minuziosamente i follicoli destinati al trapianto, impiantandoli singolarmente, andando a rinfoltire le zone carenti del cuoio capelluto, ottenendo risultati armonici e naturali.
Elementi fondamentali per la buona riuscita dell’intervento sono, in prima analisi, un’adeguata predisposizione del paziente e poi, subito dopo, il protocollo chirurgico e sanitario che, unitamente all’esperienza del chirurgo che andrà ad eseguire l’operazione, rappresentano le basi fondamentali per garantire con successo un efficiente autotrapianto di capelli.