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Benedetto XVI sta male? Il codice Ratzinger sulla sua morte e la sede impedita

“Anche un papa emerito ha paura della morte?”
“Per certi versi sì. In primo luogo c’è il timore di esser di peso agli altri a causa di UNA LUNGA INVALIDITÀ”.

Papa Benedetto XVI, Declaratio

Papa Benedetto XVI

Come avrete letto, al termine dell’ultima udienza generale, antipapa Francesco ha chiesto ai fedeli una “preghiera speciale” per il 95enne papa Benedetto, definito suo “predecessore” dalla stampa mainstream: “Il Signore lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine”. Il direttore della Sala Stampa vaticana Bruni ha dichiarato: “Nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all’avanzare dell’età. La situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici”.

Chi lo sa? Siamo ormai poco propensi a credere alle notizie provenienti dalla chiesa antipapale, si ricordi l’episodio grottesco della visita al negozio di dischi, quando Bergoglio stesso spacciò per “casuale” la presenza del suo fotografo personale appostato lì davanti all’entrata.

Ma ammettiamo pure che il Santo Padre Benedetto si stia avvicinando ai cancelli del Paradiso: vale la pena ricordare uno dei più straordinari codici Ratzinger che riguarda appunto la sua dipartita contenuto in “Ultime Conversazioni” di Peter Seewald (Garzanti, 2016).

Domanda di Seewald: “Anche un papa emerito ha paura della morte?”

Papa Ratzinger: “Per certi versi sì. In primo luogo c’è il timore di esser di peso agli altri a causa di UNA LUNGA INVALIDITÀ”. 

Questa è una classica ANFIBOLIA RATZINGERIANA: una frase che può essere interpretata in due modi diversi.

Ora, l’”invalidità”, in italiano, ovviamente, non è solo quella sua, fisica, da persona anziana, come da lettura “A” bergoglianamente corretta. Ovviamente, “per un altro verso” è l’invalidità di Bergoglio come papa.

Assolutamente straordinario come nella versione tedesca, papa Benedetto usi per “invalidità” la parola Behinderung, : “eine lange Zeit der Behinderung”.

Peraltro, confermano madrelingua tedeschi, che per la sua situazione di anziano fragile, meglio sarebbe stato usare la parola Gebrechlichkeit.

E sapete cosa vuole dire Behinderung? Impedimento.

Siamo andati a controllare la versione tedesca del Codice di Diritto canonico: Can. 412 — Der bischöfliche Stuhl gilt als behindert…  (La sede episcopale si intende impedita…) e ancora al can. 413  “Bei Behinderung des bischöflichen Stuhls steht…. (Mentre la sede è impedita…).

E, guarda caso, noi ripetiamo da metà agosto che papa Benedetto è il solo papa perché si trova in sede totalmente impedita come da canone 335.

Papa Benedetto comunica in questo passo in doppio Codice Ratzingersia in italiano che in tedesco.

Infatti sarebbe stato troppo palese dire in italiano “temo di esser di peso agli altri a causa di un lungo impedimento”. Ma anche nelle due traduzioni, è riuscito a mantenere il senso generale, ovviamente per chi voleva capire.

Così abbiamo che in italiano l’invalidità è quella di Bergoglio, in tedesco l’impedimento è il suo.

Il senso generale non cambia: siccome Benedetto non è abdicatario, ma impedito, Bergoglio è invalido come papa.

Non ci credete? Arriva l’aiutino da casa, dal Monastero Mater Ecclesiae, quando Mons. Gaenswein, riferisce espressamente le parole di papa Benedetto durante la presentazione di un libro alla Lumsa:

“Potete credere, o non credere. Se non credete, la risposta è nel libro di Geremia o di Isaia. Non vi dico in quale capitolo, o in quale versetto”. 

E in Geremia si legge al capitolo 36, versetto 5: “Quindi Geremia ordinò a Baruc: «Io sono impedito e non posso andare nel tempio del Signore”. (!)

Peraltro, nel libro di Isaia ricorre continuamente il tema di prigionieri che saranno liberati con una vittoriosa scarcerazione.

Questo codice nasconde però anche un altro significato molto più profondo, oltre la descrizione della sede impedita. Ma per ora non è prudente esplicitarlo: chi ha orecchie intenda. Basta ragionare.

Segnaliamo prossime presentazioni di “Codice Ratzinger” a Milano, il 7 gennaio e a Pisa l’8 gennaio. Per info @cionciandrea – codiceratzinger@libero.it