Beni confiscati a mafia come riparo per donne vittime di violenza
Approvato un atto in I Municipio che offre posti letto a donne e figli vittime di violenza
Da beni confiscati alla criminalità a case rifugio per mamme e bambini vittime di violenza. È l’obiettivo dell’atto, approvato all’unanimità e presentato dalla commissione Legalità del I Municipio di Roma, in collaborazione con le Commissioni sociale ed elette.
“Un esempio di best practice – dice il presidente della Commissione Legalità del I Municipio Iside Castagnola – che ci auguriamo sia seguito anche in altre città, per aiutare le centinaia di donne che ogni anno scappano dalle loro abitazioni coniugali anche in piena notte, spesso senza niente, solo con quello che hanno indosso, con i figli in braccio spaventati perché magari hanno assistito alle violenze subite dalla madre”.
Per Castagnola “l’atto realizza 1 dei 5 punti del protocollo ‘Municipi senza mafie’ e segue l’indirizzo del sindaco Marino sull’impegno al riutilizzo dei beni confiscati e sulla loro valorizzazione sociale”. Spesso l’unica alternativa a dare rifugio alle donne in difficoltà sono gli ospedali: una soluzione temporanea ed insufficiente a giudizio del presidente della commissione Legalità del I Municipio.
“In Italia – dice Castagnola – i posti letto sono solo 500 contro i 5700 che raccomanda il Consiglio europeo e molte donne sono in lista d’attesa. Offrire questi spazi – conclude – è il più bel regalo per la Festa della Mamma che potessimo fare”.