Beppe Grillo a Roma: “O noi o loro!”
Evento di chiusura della campagna elettorale. Il M5S sfida tutti i politici
La giornata conclusiva della campagna elettorale del Movimento 5 stelle in piazza San Giovanni, in vista delle elezioni europee, si è aperta con un minuto di silenzio in memoria della strage di Capaci. Al minuto di silenzio è seguito un urlo della piazza che chiedeva: "Fuori la mafia dallo Stato, fuori la mafia dallo Stato!”.
BEPPE GRILLO, IL PRIMO INTERVENTO – Beppe Grillo ha anticipato il suo intervento. In apertura, ha innanzitutto ringraziato i presenti in piazza per aver ridato lui la speranza. “Si stupiscono sempre di noi – dice – Vedrete come si stupiranno il 26 Maggio. La nostra vittoria è una vendetta e la nostra vendetta sarà quella di andare avanti e farli (i politici di oggi, ndr) diventare effetti collaterali fuori dalla storia”.
Dal palco Grillo promette che il M5S cambierà anche il Parlamento Europeo: "Prima che nel Parlamento italiano entrassimo noi, nessuno sapeva cosa succedeva. Siamo entrati e abbiamo aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno, andremo in Europa e apriremo il Parlamento europeo come una confezione di wurstel".
Inevitabile il riferimento alla chiusura della campagna elettorale del PD: "Ieri Renzi era a Piazza del Popolo senza il popolo – continua Grillo – Ma io voglio rivolgermi al padre di Renzi e dirgli ‘Sig. Renzi, il suo bambino ha bisogno di lei, lo abbracci e da padre a figlio gli dica basta dobbiamo andare a casa, è finita’ ”.
Dal palco Grillo incalza: "Siamo nati il 4 ottobre 2009, giorno di S. Francesco, siamo i primi francescani d’Europa, anche Papa Francesco è arrivato dopo di noi".
Poi i toni si fanno più seri e Grillo si riferisce alla volontà espressa ultimamente dai partiti di aprire alle droghe leggere per far risalire il PIL. “In pratica – dice – se vogliamo essere ricchi, ci stanno consigliando di andare a puttane!”.
Poi parla del lavoro e degli 80 euro promessi da Renzi che reputa “offensivi”: Al contrario, per il M5S, la soluzione è il reddito di cittadinanza, che “esiste in tutta Europa – dice Grillo – ma non in Italia e in Grecia”. E invece “assistiamo a suicidi e gente in fila alla Caritas. Con il reddito di cittadinanza, invece, daremmo l’opportunità di vivere. Se chi lo riceve rifiuta 3 lavori, allora poi perde il diritto al reddito”.
E ancora sul lavoro Grillo sostiene che bisogna reinventarlo e che la piccola e media impresa “deve essere la colonna vertebrale di questo Paese”. Ancora in riferimento all’Europa, Grillo annuncia che dopo le elezioni sarà lanciato il referendum per consentire al “popolo italiano di scegliere la sua sovranità economica, monetaria e culturale”.
Chiude l’intervento di Beppe Grillo un operaio licenziato dallo stabilimento FIAT di Pomigliano.
BEPPE GRLLO, IL SECONDO INTERVENTO – Come promesso in chiusura del suo primo intervento, Grillo si è ripresentato sul palco di San Giovanni per la seconda volta. "Questo movimento – dice Grillo durante il suo secondo intervento alle ore 21 circa – è fondato su idee normali e di buon senso".
In riferimento all'Italia sognata da Beppe Grillo, inevitabile il riferimento a Cristoforo Colombo, originario della sua terra: "Colombo ha capito che doveva portare in Italia i semi dei pomodori e non casse di pomodori perché è il seme che deve girare". E per fare un parallelo alla nostra epoca: "In questo momento è l'informazione che deve girare".
Dopo gli attacchi a Renzi è anche il momento di Berlusconi: "Mi rivolgo ai figli di Berluni e gli chiedo che si rivolgano al padre con dolcezza per dirgli che è finito tutto, che bisogna tornare a casa".
Parlando di Europa, Grillo è chiaro e deciso: "Dobbiamo andare in Europa ora che abbiamo il potere contrattuale per farlo. Hanno in mano il 30% del nostro debito, se sarà necessario diremo di non pagarlo perché è immorale".
GIANROBERTO CASALEGGIO – Contro ogni aspettativa sul palco anche Gianroberto Casaleggio, accolto da una grande ovazione della folla. Casaleggio apre ringraziando un medico di Avellino che tempo fa gli disse che esistono molti motivi per vivere. Secondo Casaleggio "uno di questi è essere qui stasera".
Inevitabile il ricordo di Enrico Berlinguer, padre di piazza San Giovanni. Casaleggio ha invitato a gridare il nome di Berlinguer e ha aggiunto: "Ora siano gli altri a sciacquarsi la bocca. Perché Enrico Berlinguer ha lanciato la questione morale, mentre il PD nel DNA ha solo la questione immorale".
Il tono di chiusura è più evangelico. Parafrasando Giovanni XXIII: "Questa sera quando tornerete a casa e incontrerete le persone che non sono volute venire o che non credono nel movimento, date loro una carezza e dite che è da parte del movimento 5 stelle".
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*ultimo aggiornamento ore 21.50