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Bernaudo: “Atac, azienda fallita, firmiamo in massa referendum radicali”

“Raggi avrebbe dovuto mettere a gara pubblica il servizio dei trasporti, seguendo le migliori best practice internazionali, facendo concorrere le eccellenze del privato”

“Mentre il sindaco Raggi mette in ginocchio le aziende private del trasporto turistico non di linea a vantaggio dell’Atac – chiudendo il centro storico e aumentando le tariffe per le zone semicentrali – l’Atac sciopera lasciando i romani a bollire alle fermate degli autobus, nauseati dalla puzza della mondezza che trabocca dagli scassati cassonetti dell’Ama, un disastro”. Così il leader di Sos partita Iva, Andrea Bernaudo, che già un anno fa scese in campo a fianco degli operatori privati dei bus turistici non di linea, prende posizione sul Referendum dei Radicali per liberalizzare il servizio del trasporto pubblico a Roma.

“Lo denunciamo da anni, l’Atac è un’azienda decotta che sopravvive grazie al rifinanziamento annuale a carico dei contribuenti e alla complicità dei partiti politici che l’hanno ridotta a un serbatotio di preferenze per i propri ras locali. Se il sindaco di Roma avesse voluto davvero cambiare registro – continua Bernaudo – avrebbe dovuto mettere a gara pubblica il servizio dei trasporti, seguendo le migliori best practice internazionali, facendo concorrere le eccellenze del privato, restituendo dignità a questa città ed efficienza ad un servizio essenziale per i cittadini e per la vocazione turistica della capitale d’Italia. Ora, grazie ai Radicali, tocca ai romani cambiare registro – conclude – andiamo in massa a firmare il referendum per liberalizzare il servizio dei trasporti a Roma”.

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