BiciRoma svela il bluff della ciclabilità nella Capitale
La denuncia di BiciRoma: “Anche a gennaio il tavolo è saltato. Siamo il fanalino di coda europeo”
Il bluff della ciclabilità. A denunciare l'ennesima prova di "mancata professionalità" da parte dell'amministrazione Marino è BiciRoma, che lamenta come "anche a gennaio il tavolo è saltato" e che "i rappresentanti politici non hanno il coraggio di affrontare il fallimento su uno dei loro cavalli di battaglia elettorali, quello della mobilità ciclistica e sostenibile".
Il movimento spiega come "l'amministrazione sfugge al confronto con BiciRoma su temi di primaria importanza come l'attuazione del Piano quadro della ciclabilità, della ciclabile lungo il Tevere" continuando con "il vergognoso buco nell'acqua del rilancio del bike sharing", per concludere con il "tema manutenzione, alla faccia della partecipazione dei cittadini sbandierata ai quattro venti".
L'associazione spiega infatti che "questa amministrazione non permette neanche a chi in modo volontario cerca di contribuire allo sviluppo della mobilità ciclistica negando i permessi richiesti da anni per realizzare sul territorio in aree oggi ridotte a discariche o luogo di bivacco di disadattati strutture per la mobilità ciclistica e per i ciclisti".
BiciRoma, che "oggi risulta essere l'unica voce a denunciare questa situazione e le varie altre realtà del passato che si adoperavano per la mobilità ciclistica oggi sembrano essere scomparse", si impegna dunque nel segnalare questa "triste e dolorosa realtà" e parlando dei ciclisti fa notare che non solo si sta "mettendone a rischio la sicurezza", ma anche "relegando la nostra città, in merito alla mobilità ciclistica, a fanalino di coda europeo".
Una versione, quella di BiciRoma, confermata anche dal consigliere regionale FI e vicepresidente della Commissione Mobilità Adriano Palozzi. "Proseguono impietosamente il silenzio istituzionale e l’inefficienza amministrativa del sindaco Marino sul tema della ciclabilità" – sentenzia Palozzi, rilanciando la denuncia di BiciRoma. "Si tratta di una denuncia molto grave, che palesa tutta la contraddizione politica del primo cittadino ciclista, colpevolmente incapace di condurre Roma ai livelli di mobilità sostenibile delle altre grandi capitali europee" – conclude Palozzi.