Bimbo scomparso nella comunità rurale, sangue sulla porta e anomalie nel racconto dei genitori
Le ricerche si stanno svolgendo su un terreno impervio con cani da soccorso, cani molecolari e volontari
Si chiama Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi scomparso nell’alto Mugello, in Toscana. Le ricerche si stanno svolgendo senza sosta, con cani da soccorso, cani molecolari e volontari. Purtroppo la vegetazione è molto fitta nella zona in cui si sono perse le tracce del piccolo. I genitori hanno dato l’allarme ieri mattina, infatti lo avrebbero messo a letto la sera e poi non avrebbero più trovato. Dunque secondo i genitori il bimbo si sarebbe allontanato da solo nella notte. Ma non è su questa ipotesi che gli investigatori stanno concentrando le loro ricerche.
Bimbo scomparso, perché l’allarme con molte ore in ritardo?
Sono state anche rilevate piccole tracce di sangue umano vicino alla porta di casa. Un altro elemento anomalo è il fatto che i genitori si sarebbero accorti dell’assenza del piccolo intorno a mezzanotte ma hanno chiamato soltanto alle 9 della mattina successiva. La mamma ha anche raccontato che il piccolo nel pomeriggio era caduto, niente di grave ha affermato, un po’ di pianto e poi si era addormentato. Sangue sulla porta, il racconto di una caduta e poi un bambino scomparso. Certo agli occhi degli inquirenti sembrano già diversi gli elementi che fanno temere che ci sia qualche tassello mancante nelle loro dichiarazioni. Ma è davvero presto per esprimersi.
Lo stile di vita dei genitori è di tipo rurale, sono apicoltori, coltivatori, allevano capre e non hanno televisione. La famiglia è composta anche da un altro bimbo di 4 anni. La loro scelta è quella di vivere in una casa colonica, circondata dai boschi e isolata dalle città con altre tre famiglie.
Purtroppo le ricerche sono ancora senza esito e l’unica speranza che ora ha importanza è trovare il piccolo ancora vivo.