Blitz in Campidoglio di circa 100 dipendenti di Roma Capitale
La decisione dopo la revoca della sala. La protesta: no al contratto decentrato della Giunta Marino
L'Usb ha reso noto in un comunicato stampa che stamattina circa un centinaio di dipendenti di Roma Capitale, tra cui maestre, educatrici, vigili urbani e dipendenti amministrativi, hanno fatto irruzione in Campidoglio.
La decisione di effettuare il blitz, ha spiegato il sindacato, è stata presa durante l'assemblea dei lavoratori che era stata indetta ieri per stamattina, allo scopo di difendere il "salario" dei lavoratori e la "qualità dei servizi pubblici" dalle nuove regolamentazioni della Giunta per il pubblico impiego e dopo la vicenda dei vigili urbani assenteisti. L'oggetto del contendere tra i lavoratori e la Giunta è il contratto decentrato imposto ai lavoratori dalla stessa amministrazione Marino. Un contratto che Caterina Fida, del Coordinamento Nazionale della USB Pubblico Impiego definisce “un attacco generalizzato e che colpisce tutte le categorie professionali presenti a Roma Capitale a partire da quelli rivolti all’utenza: si tratti dei nidi e delle scuole, o dei servizi sociali, o di quelli amministrativi quali gli anagrafici”.
Le nuove regole per il pubblico impiego della giunta Marino, continua nella nota Caterina Fida, rappresentano “una riorganizzazione decisamente al ribasso che nelle scuole e nei nidi aumenta in modo sconsiderato il rapporto educatrice/bambino e l’orario di lavoro; e non si creda che l’aumento delle ore lavorative nella scuola dell’infanzia aggiunga miglioramenti effettivi al servizio in quanto l’unico effetto certo sarà quello di condurre verso il licenziamento delle migliaia di precarie e di appesantire il lavoro a diretto contatto con i bambini”.
L'assemblea dei lavoratori, che avrebbe dovuto avere luogo, stando alla convocazione di ieri, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si sta svolgendo sulle scale antistanti la sala capitolina, in seguito al diniego da parte dell'amministrazione per l'utilizzo della sala.