Blog Beppe Grillo: “Marino è un morto che cammina”
Beppe Grillo invoca nuove elezioni a Roma: “Non si può aspettare il 2016, #MarinoDimettiti”
‘Dead Men Walking, a film by Mafia Capitale’. Questa la didascalia all’immagine che Beppe Grillo ha postato sul suo blog: in copertina, il sindaco di Roma Ignazio Marino e il commissario del PD romano, nonché presidente del PD nazionale, Matteo Orfini. Proprio come gli zombies di Walking Dead, secondo il leader del Movimento 5 Stelle, Marino e Orfini si aggirerebbero per roma come “morti che camminano”. Una sentenza, di condanna a morte, che non arriva dalle opposizioni ma, secondo Grillo, direttamente dal suo partito: il premier Matteo Renzi, infatti, ha dichiarato in un’intervista a La Stampa che “se torna il Renzi1, fossi in Marino non starei tranquillo”. A Porta a Porta ha poi ribadito: “Se (Ignazio Marino, ndr) sa governare vada avanti oppure torni a casa”.
L’accusa del leader del Movimento è chiara: “Il PD vuole sbarazzarsi di Marino per frenare l'emorragia di voti, ma non vuole perdere il controllo sulla città per evitare che si apra il vaso di Pandora delle cooperative e dei legami con il PD romano, quindi non vuole che i cittadini si esprimano con il voto: premierebbero gli onesti e la pacchia finirebbe”, scrive Grillo sul suo blog. Tuttavia, la necessità di tornare al voto è forte, perché “la città è nel caos istituzionale e amministrativo e non si può più tergiversare”.
Secondo Grillo, Roma non è afflitta, però, solo da una crisi politica e istituzionale, ma anche dal degrado, con “servizi non più garantiti”, “spazzatura” ovunque, “topi che banchettano con i rifiuti a Castel Sant'Angelo, a due passi da San Pietro”, “pavimentazioni distrutte”. Per questo, Grillo lancia l’appello: “Roma deve essere liberata tramite il voto popolare. Non si può aspettare il 2016, bisogna andare a elezioni il prima possibile. #MarinoDimettiti e lascia i romani liberi di scegliere. L’Onestà sta tornando di moda”.
Della stessa idea, sembra essere anche Corradino Mineo, senatore dem. “Se bisogna rinnovare allora si voti, anche a costo di perdere, anche a costo che vincano i Cinque Stelle. Contro Marino si sono mossi da sempre poteri forti, cricche e lobby”, dice Mineo a Radio Cusano Campus. “Non invidio Marino: continuare a governare con un pasticcio gravissimo come Mafia Capitale e con un premier che ti ha praticamente sfrattato è assolutamente impossibile. Se fossi nei panni di Marino mi dimetterei subito, rivendicando che non ho niente a che fare con Mafia Capitale, ma senza farmi logorare da questo gioco politicista”, conclude.