Bocciatura del ddl Zan, volano gli stracci tra il Pd e Italia Viva
Dopo la faccia, il segretario dem Letta perde anche la testa e muove accuse pretestuose a Matteo Renzi: che non perde l’occasione per mandargliele a sua volta a dire
Test per l’esame di giornalismo sulla bocciatura del ddl Zan. Il candidato consideri che:
a) Enrico “stai sereno” Letta, segretario dem, ha attaccato Italia Viva e il suo leader Matteo Renzi, bollato come principale responsabile dell’affossamento del disegno di legge. Immediata la replica di Pittibimbo, che ha accusato Pd e M5S di cercare «alibi e colpevoli» per un «disastro politico, gestito con totale incapacità». Insomma, l’ex Rottamatore ha prontamente reso Zan per focaccia.
b) Il Nipote-di ha stigmatizzato anche l’esultanza di Palazzo Madama per l’accantonamento della norma liberticida sull’omotransfobia: «gli applausi» dei senatori «sono uno schiaffo ai giovani». O un modo per verificarne la forza ondulatoria.
c) Nel frattempo, a Milano sono scesi in piazza i sostenitori dell’obbrobrio giuridico che aveva come primo firmatario il deputato democratico Alessandro Zan. Tutti assembrati, molti privi di mascherina, senza che il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese avesse nulla da ridire. Ma probabilmente le hanno comunicato che si trattava di un rave party.
d) Mercoledì sera, nel turno infrasettimanale del campionato di serie A, la Roma ha espugnato Cagliari grazie alla punizione “ad arcobaleno” del capitano Lorenzo Pellegrini. L’unico arcobaleno vincente della giornata.
Non c’è solo la bocciatura del ddl Zan
e) È uscito “Un amore chiamato politica”, il primo libro (autobiografico) del Ministro grillino degli Esteri Luigi Di Maio. E niente, questa fa già abbastanza ridere di suo.
f) Nella Manovra 2022, il Governo ha confermato la riduzione al 10% dell’Iva su prodotti per l’igiene femminile quali assorbenti e tamponi non compostabili. Questi ultimi, ogni due giorni, permetteranno anche di scaricare dal sito del Ministero della Salute il Green piss.
Ciò posto, commenti il candidato il fatto che in via del Nazareno, dopo la faccia, stiano definitivamente perdendo anche la testa.