Bonomi: “Un governo presto e auterevole, no flat tax e follie elettorali”
Per il capo di Confindustria “c’è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica”
Un governo in tempi brevi, che prosegua l’indirizzo dell’esecutivo Draghi sulla finanza pubblica, senza “follie elettorali”. Dall’assemblea generale dell’Unione degli industriali della provincia di Varese, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi è chiaro sugli auspici per l’Italia del post elezioni ed un Governo a guida Giorgia Meloni su cui si sta lavorando sotto traccia.
Bonomi: Governo autorevole e in tempi rapidi
Interpellato sul tema del nuovo governo e della sua composizione, Carlo Bonomi ha auspicato innanzitutto una formazione rapida con “persone autorevoli, competenti e inappuntabile nella sua composizione”, indipendentemente dal fatto possa essere prettamente politico oppure con una quota di tecnici. Anche sull’orientamento dell’azione di governo, il capo di Confindustria ha le idee chiare nel segno di una continuità con il precedente esecutivo. “Un governo che confermi la posizione dell’Italia, dell’Europa e lavori nel rispetto delle regole di bilancio, dei diritti e dello stato di diritto, della scelta atlantica e della Nato, con totale condivisione delle misure comuni definite a causa dell’aggressione russa all’Ucraina”, ha dichiarato.
Unità senza fare follie
Bonomi auspica un’unità politica anche con l’opposizione su alcune tematiche delicate: “Nessuno oggi può fare previsioni realistiche sulla crescita e sugli effetti del rialzo dei prezzi dopo la scelta scellerata dei russi”, ha sottolineato. “Serve da parte del governo una generale vasta convergenza sulle scelte, anche con le forze di opposizione. C’è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica: la stessa serietà e unità perseguita sui conti dello Stato dal Governo Draghi”.
“Il governo Draghi – ha aggiunto – è stato capace di impiegare 60 miliardi di sostegno senza pregiudicare debito e deficit. Una cosa mai successa in passato”. Secondo Bonomi ora non si può compromettere la discesa del debito seguendo le promesse elettorali, “perché si rischierebbe di discostarsi dagli accordo con l’Europa e questo farebbe aumentare fortemente lo spread. E se questo accade si riduce anche la voce dell’Italia al tavolo europeo: non ce lo possiamo permettere”.
No flat tax
In virtù di questo, per il leader di Confindustria, “non possiamo permetterci immaginifiche flat tax e prepensionamenti. Non vogliamo negare ai partiti di perseguire le promesse elettorali ma oggi energia e finanza pubblica sono due fronti emergenza che non possono ammettere follie per evitare l’incontrollata crescita di debito e deficit”.
Anche sul tema dell’energia è netto: serve unità non solo a livello italiano ma anche e soprattutto europeo. “L’Italia da sola non ce la può fare ma l’Europa deve essere unita: non si può essere uniti sulle sanzioni e poi sull’energia fare da soli, lasciando che ogni Paese di muova autonomamente e lasciano più esposti quei, come l’Italia, che non ha risorse proprie come carbone e nucleare. La condivisione e la solidarietà non può esistere su un tema sì e un altro no. Servono misure condivise sull’energia”, ha concluso Bonomi.