Borse finanziarie, quali sono gli scenari futuri
Mai come quest’anno è assolutamente importante fare le previsioni giuste per le borse finanziarie
Mai come quest’anno è assolutamente importante fare le previsioni giuste per le borse finanziarie. Certo, magari è più facile vincere la SuperEnalotto però è opportuno che qualcuno si prenda dei rischi.
Se, però, si vuole essere un po’ prudenti, ciò non toglie che è possibile almeno andare a vedere gli scenari che potrebbero verificarsi. Cioè quali sono i fattori che potrebbero incidere su un rialzo o un abbassamento dei vari tassi delle borse finanziarie
Il petrolio farà la sua parte
L’aumento del costo del petrolio non incide soltanto sui consumi. Va da sé che il prezzo del petrolio alto fa aumentare i costi delle materie prime e, quindi, anche degli oggetti che si acquistano abitualmente.
Nel 2021, giusto per fare un raffronto, i prezzi del Brent si sono alzati di circa il 50%, sfiorando quota 78 dollari. E se si pensa che possa bastare, c’è chi prevede un rialzo di quasi il 100%, arrivano a 120 dollari alla fine del 2022.
Anche perché con lo scenario del lockdown sempre più lontano e dopo un 2020 da brividi (visti i consumi ridotti), si parla che nel 2023 la domanda in tutto il mondo di petrolio possa tornare e superare quella del 2019.
Vedremo cosa succederà.
Le elezioni di midterm americane incideranno
La politica incide sulle nostre vite, sia direttamente che indirettamente. Lo scenario dei mercati finanziari è, quindi, anche influenzato da ciò che Biden vorrà e potrà fare. Ma lui, a sua volta, è appeso alle elezioni midterm americane.
Ovviamente, non mancheranno mosse puramente elettorali e propagandistiche come la richiesta da parte dei democratici di voler alzare i tassi di interesse per tenere bassa l’inflazione.
A rendere più difficoltoso il tutto c’è la decisione di confermare o meno Jerome Powell a capo della FED. Fosse per Biden sarebbe già riconfermato ma è necessario attendere l’ok del Senato.
A Powell, infatti, spetterà la decisione di alzare o meno i tassi di interesse e, quindi, è inevitabile che potrà subire delle pressioni politiche. Alzare i tassi vuol dire tenere bassi i prezzi anche se questo può avere delle ripercussioni notevoli.
Lo scenario europeo
Giusto per la cronaca, l’anno prossimo in Italia si vota. E ad aprile la Francia dovrà decidere se confermare o meno Macron. Fare previsioni borsa oggi, con questi chiari di luna, è praticamente impossibile. Se gennaio è passato praticamente indenne con la conferma dello status quo (Mattarella al Quirinale e Draghi a Palazzo Chigi), chissà se si potrà dire lo stesso nei prossimi mesi.
I partiti italiani, così come in Francia, sono già impegnati nella campagna elettorale e non mancheranno provvedimenti spot, anche a costo di destabilizzare le borse. Si dice spesso che il ritorno alla normalità è quasi vicino. Qualora fosse così, allora sarà un ritorno alla normalità anche per quanto riguarda le scaramucce politiche a cui siamo abituato. Ci sarebbero da gestire anche i fondi del PNRR ma, questo, probabilmente, meriterebbe un approfondimento a parte perché sarebbe davvero lungo da dover trattare.