Botti Capodanno, cos’è successo a Ottavia, San Basilio, Tivoli e Pomezia
Sequestrati dalla Guardia di Finanza 650 kg di articoli pirici illegali. Otto persone denunciate
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, durante i controlli svolti negli ultimi giorni, hanno sequestrato 650 chili di botti di Capodanno illegali e hanno denunciato otto persone per abusiva detenzione e vendita di materiale esplosivo. Nel fine settimana appena trascorso infatti sono state diverse le operazioni condotte dalle Fiamme Gialle in diverse zone della Capitale e della provincia.
Roma, 650 kg di botti di Capodanno sequestrati tra Ottavia, San Basilio, Tivoli e Pomezia
A Roma le pattuglie del primo Gruppo hanno controllato numerosi esercizi commerciali rinvenendo, in tre di essi, articoli pirici per un totale di circa 120 kg messi in vendita senza le autorizzazioni di Pubblica Sicurezza. I tre titolari sono stati denunciati. In zona Ottavia, durante un posto di controllo, è stato fermato un cittadino che trasportava, a bordo della propria autovettura, oltre mezzo quintale di pericolosi fuochi d'artificio artigianali. La successiva perquisizione nell'abitazione dell'uomo a Tivoli ha permesso di rinvenire altri 145 kg di botti. I baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego, invece, hanno individuato un cittadino che aveva improvvisato un banco vendita con circa 125 chili di fuochi a San Basilio.
Botti di Capodanno, sequestrati 650 kg di fuochi d'artificio tra Ottavia, San Basilio, Tivoli e Pomezia
Nell'hinterland romano, i militari del locale Gruppo hanno scovato nel retrobottega di un negozio di oggettistica a Tivoli 1.500 confezioni di botti per un peso di circa 80 kg, anche sprovvisti del marchio Ce. A Pomezia i finanzieri della locale Compagnia hanno identificato due soggetti che detenevano illecitamente all'interno di un furgone 130 kg di materiale pirotecnico.