Bruno Ripepi: “Le strane vicende dello Stadio della Roma…”
Sembra un secolo fa ma sono passati pochi anni dall’avvento della gestione Unicredit e degli “americani”…
Sembra un secolo fa ma sono passati pochi anni dall’avvento della gestione Unicredit e degli “americani”. Tutto cominciò in modo poco chiaro, Unicredit negò che ci fossere altri acquirenti e abbracciò gli americani come i Salvatori della Patria Roma. Fu chiaro fin dal primo momento che i nuovi arriavti miravano soltanto alla costruzione di un nuovo stadio. Ci fu l’acquisto dell’ippodromo di Tor di Valle di proprietà di Gaetano Papalia e anche lì non fu chiaro chi avesse messo i fondi per tale acquisizione. Alla presidenza della Roma si alternarono diversi nomi, il Sig.Di Benedetto, fu quello più in vista…personaggi un po’ strani e un po’ naif. E venne il sig. Pallotta italo americano gestore di un importante fondo americano con sede a Boston. A Radio Radio detti del bugiardo per due volte al Dott.Fiorentino,allora nunero uno di Unicredit.
Ma stranamente non mi successe nulla. La banca dette l’incarico per la realizzazione dello Stadio alla famiglia Parnasi dal momento che gli stessi Parnasi erano debitori di 450/ml circa nei confronti si Unicredit. Naturalmente a Pallotta andò bene tutto. Tor di Valle fu la scelta peggiore, per motivi di viabilità, di pericolo, di esondazione e altro. Molte volte Pallotta si è arrischiato a dare addirittura la data di fine lavori…Tra l’altro in zona Torrino adiacente all’ex ippodromo insistono due depuratori a cielo aperto che da ben 10 anni dovevano essere interrati. La vicenda degli arresti di stamane non mi sorprende, un groviglio di scellerati pseudo accordi, culminati con l’arresto clamoroso del giovane Parnasi il cui padre scomparve qualche anno fa. To be continued..