Caccia con arco e frecce, Mario Tozzi: “Follia vera, di chi ama uccidere”
Il geologo: “Aboliamola e basta!”. Intanto, è partita una petizione di animalisti e cittadini per contrastare la decisione
Da oggi, via libera alla caccia alla selvaggina con arco e frecce. La pratica sarà prevista anche per cervo muflone e cinghiale. A dare l’ok all’emendamento presentato dalla Lega, il Consiglio regionale della Liguria.
La decisione però ha fatto parecchio discutere. A opporsi alla novità principalmente diverse associazioni di ambientalisti, ma anche tanti numerosi cittadini. Questo a giudicare dal numero cospicuo di mail di protesta perpetrate e spedite all’indirizzo mail di diversi consiglieri regionali, nonché rivolte all’attenzione dello stesso governatore della Liguria. Giovanni Toti.
Sono diverse e variegate le espressioni di forte disappunto manifestate dai mittenti. Per i più, però si tratterebbe di “una barbarie legalizzata“.
Il parere degli oppositori
“Non siamo più nella preistoria e almeno qualche base etica comune dovrebbe sussistere, non si dovrebbe infliggere a nessuno sofferenza non necessaria”, si può leggere in un passaggio di una delle missive ricevute.
Secondo il parere degli oppositori, la delibera “non rispetta questa base, i cacciatori con l’arco non sono tutti campioni olimpici (e del resto anche i tiratori olimpici non fanno sempre centro perfetto, altrimenti non esisterebbero le competizioni) ed è fin troppo facile ipotizzare situazioni con animali trafitti da una freccia che vagano e agonizzano anche per giorni. Del resto ormai con l’avvento di Internet non è difficile trovare documentazione fotografica sul punto. C’è un motivo, ed è la maggiore efficacia e precisione, per cui i moderni fucili hanno sostituito i vecchi archibugi, gli archibugi hanno sostituito le spade e le frecce, e le spade e le frecce hanno sostituito le clave”.
Il pensiero di Mario Tozzi
“L’arco e le frecce hanno una percentuale di errore più grande sull’uccisione” – ha detto il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, intervistato sull’argomento – “Si rischia di lasciare animali feriti che poi muoiono da un’altra parte, magari tra atroci sofferenze, invece che uccisi da pallettoni. Stiamo comunque parlando di una follia vera, degna di un governo dei paesi dell’Est d’altri tempi. La caccia andrebbe abolita e basta. L’insopportabile dolore provocato ad altri esseri viventi, solo per il piacere di uccidere. Non c’è nessun’altra ragione alla sua pratica. Se tu ami la natura, il camminare all’aria aperta al mattino presto, basta avere un cane. Anziché uccidere, sarebbe meglio utilizzare un teleobiettivo. Fotografando la preda, sarebbe un po’ come averla catturata. Ma se chiedi di fare questo a un cacciatore ti dice di no, perché in fondo, della caccia si ama l’uccisione. Chi va a caccia, ama uccidere“.
La petizione online
Intanto, unitamente all’invio di mail è stata organizzata e partita anche una petizione online contro una “scellerata proposta” di “gratuita mattanza”. In poche ore sono già state raccolte 500 firme.