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Calciopoli, Moggi attacca “La Gazzetta dello Sport”

Duro attacco dell’ex dg a Roma ore 10 contro Ruggiero Palombo: “E’ un bugiardo, per lui sono colpevole a priori”

Luciano Moggi contro la “rosea”. Durante la trasmissione radiofonica "Roma ore 10" di Francesco Vergovich, su Teleradiopiù fm 90.7, l’ex dg della Juventus, al centro del processo di Calciopoli, i cui reati si sono estinti per avvenuta prescrizione, attacca pesantemente La Gazzetta dello Sport, in particolare Ruggiero Palombo.

Non mi sono mai sottratto a nulla. I giornalisti – attacca Moggi – dovrebbero descrivere i fatti e non assumere atteggiamenti di parte. Per esempio La Gazzetta dello Sport mi ha subito indicato colpevole a priori, intraprendendo, una campagna nei miei riguardi, con Ruggiero Palombo in prima fila. Hanno scritto  4 pagine per spiegare che prescrizione non equivale ad assoluzione. Ma bisogna vedere chi ha voluto la prescrizione. Noi avevamo 150 testi ma ne abbiamo escussi soltanto 24 per rendere più agevole il cammino del processo. Ma loro non lo dicono”.

Nonostante restino molte ombre su quella pagina di calcio italiano, l'ex dg bianconero porta avanti senza timore di smentita la sua versione: “Ricordo che tra arbitri e guardalinee sono stati assolti 29 persone e condannato uno per le partite Lecce-Parma e Fiorentina-Bologna che nemmeno riguardavano la Juventus. Inoltre l'unico condannato (l'arbitro De Santis n.d.r.) quell’anno arbitrò 5 partite della Juventus: ne perdemmo 4 e ne pareggiammo una. Ma Ruggiero Palombo nei suoi articoli non lo mette in evidenza. I pm hanno potuto appurare che campionato e sorteggio arbitrale erano regolari e hanno cambiato rotta puntando sui miei interessi personali. Ma durante la nostra gestione la Juventus non ha mai fatto aumenti di capitale. Abbiamo fatto acquisti e gestioni intelligenti e abbiamo contribuito con i nostri giocatori a far vincere il mondiale all’Italia”.

Tornando alla polemica con La Gazzetta dello Sport, il conduttore Francesco Vergovich ha rivelato di aver provato a contattare Palombo per una replica ma il diretto interessato non intende replicare: ”Ci credo che non vuole parlare con me – incalza Moggi – lui si nasconde dietro una penna in modo malvagio, si dovrebbe vergognare. Io, invece, sono disponibile a un dibattito pubblico. Lui scrive solo bugie e non ha il coraggio di affrontarmi, del resto il suo giornale ha scritto titoli come ‘Ecco come truccavano i sorteggi’, cosa rivelatasi priva di fondamento”.  Come prevedibile, non sarà certo la prescrizione a fermare, come per magia, le polemiche sull’affare Calciopoli.  

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