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Caldo sull’Italia, medici famiglia: “Prima ondata più pericolosa, non va sottovalutata”

(Adnkronos) – "La prima ondata di calore è la più pericolosa e non va sottovalutata. L'organismo soffre gli sbalzi termici e noi veniamo da settimane fresche e piovose. Ora ci ritroviamo con una situazione opposta di caldo-umido opprimente che farà soffrire un po' tutti. La prima regola è bere, soprattutto per gli anziani e per chi ha i reni malandati. Se si prendono alcuni farmaci, penso alle statine, c'è bisogno di un corpo idratato bene perché questo diluisce l'impatto della terapia sui reni". Così all'Adnkronos Salute Pier Luigi Bartoletti, vicesegretario nazionale vicario e segretario provinciale di Roma della Fimmg, Federazione italiana medici di famiglia, intervenendo sull'ondata di caldo che colpirà l'Italia nelle prossime ore con punte, secondo le previsioni, anche di 40 gradi.  "Ci sono poi una serie di regole che vale la pena ricordare: se fuori casa fanno 35-40 gradi, si deve evitare di uscire nelle ore più calde e passeggiare quando c'è più fresco tipo al mattino o al tramonto – ricorda Bartoletti – La miglior sentinella è il nostro fisico: se hai fame mangi, se non hai appetito no. Spesso gli anziani non hanno sete, mentre invece devono ricordarsi bere, un trucchetto può essere quello di aromatizzare l'acqua con la menta e le spezie. Domani è il solstizio – avverte – che porta un cambio di stagione ed è quindi un momento critico legato ad una cambiamento climatico, che presuppone un cambio di abitudini anche veloce". Il medico di famiglia ricorda che in questo periodo "è anche opportuno se si soffre di pressione alta, e si prendono i relativi farmaci, parlare con il proprio dottore per valutare se è il caso di aggiustare le terapie", avverte il vicesegretario nazionale Fimmg.  Infine, "non lasciamo neanche per pochi minuti bambini, anziani e animali domestici in macchina sotto il sole – conclude – i primi fino a tre anni non si termoregolano, e nella vettura si possono raggiungere anche 60 gradi, una temperatura che anche per pochi minuti può essere pericolosa".  —salute/sanitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)