Calenda: Roma una città allo sbando, comandano i sindacati
“Ditemi una cosa concreta che Gualtieri ha fatto, perché io non riesco a trovarla”
Una città “allo sbando” e “fuori controllo”, con un sindaco “immobile, incapace e presuntuoso, un’entità eterea” nonostante “poteri e risorse senza precedenti” e un’azione amministrativa “comandata dai sindacati che lo hanno sostenuto”. Non le manda a dire il leader di Azione, Carlo Calenda, che stamattina è stato protagonista della conferenza stampa ‘600 giorni di Gualtieri’, convocata alla Libreria Spazio Sette di via dei Barbieri, convocata proprio per fare il punto su Roma e sull’amministrazione capitolina.
Insieme a lui i consiglieri comunali della sua lista civica, Francesco Carpano e Flavia De Gregorio, e il segretario provinciale di Azione e capogruppo nel I Municipio, Giuseppe Lobefaro.
“In 600 giorni solo disastri, da degrado urbano a follia Fascia Verde”
“Oggi facciamo un punto sui 600 giorni di Gualtieri, a partire dal termovalorizzatore e dalla localizzazione dello stadio della Roma su cui siamo d’accordo e daremo una mano, ma il resto è veramente un disastro. In 600 giorni è difficile vedere un qualche tipo di cambiamento, non dico neanche definitivo: innanzitutto il decoro urbano, dove non è stato fatto nulla; i trasporti, con una situazione taxi invivibile che avrebbe bisogno di un aumento delle licenze e non delle doppie guide, e la follia della Fascia verde con 700 mila macchine che da novembre, con un Tpl come quello di Roma, non potranno circolare in un’area quasi corrispondente al Gra”, ha detto Calenda, per il quale Gualtieri finora “non ha fatto nulla: al secondo turno ho dato l’indicazione personale di voto a lui, anche perché dall’altro lato non c’era un programma.
Ma in seicento giorni non si è fatto nulla, il sindaco è una entità eterea che appare ogni tanto. Non si sta facendo nulla sul decoro urbano, non sono stati messi i cestini e non sono stati avviati gli impianti, metà dei mezzi Ama è fuori servizio“. “Penso che la città sia fuori controllo, lo dico con dispiacere perché al secondo turno noi abbiamo appoggiato Gualtieri.
Però la constatazione è che lui ha i poteri, perché è commissario, e ha i soldi: evidentemente non ha avuto le capacità, la volontà per dar vita a un qualsiasi cambiamento in questa città che oggi è totalmente allo sbando”. Per il leader di Azione “se tu sei eletto con il supporto dei sindacati delle municipalizzate, non cambi le municipalizzate. Se tu vieni sostenuto dai vigili urbani, non cambi i vigili urbani.
Se tu hai una maggioranza che era contraria al termovalorizzatore, poi quando lo devi fare hai dei problemi. Se tu non riconosci alcuna soluzione pragmatica, penso alla nostra proposta di spostare dei mezzi dalle metro alla Roma-Lido, ma vai avanti nella stasi, allora ci deve essere un problema politico di maggioranza e delle persone che hanno sostenuto Gualtieri”.
Calenda: “Evidente problema di operatività del Sindaco”
Per Calenda, insomma, “c’è un problema veramente di operatività del sindaco, sono passati 600 giorni in cui Gualtieri aveva promesso che la Capitale sarebbe stata pulita entro Pasqua e non è successo nulla, non ha aumentato i cestini, la raccolta è disintegrata perché la metà dei mezzi non va, i vigili urbani non si vedono in giro, i taxi non si trovano.
Ditemi una cosa concreta che Gualtieri ha fatto, perché io non riesco a trovarla”. A livello di opposizione, ha sottolineato l’ex ministro, “noi siamo collaborativi su tutto. Ha cambiato idea sul termovalorizzatore? Bene, ma poi la maggioranza si spacca perché non spiega loro perché. Ha cambiato idea sulla nostra proposta di localizzazione dello stadio della Roma, che definiva superficiale e ora lo fa esattamente lì? Benissimo, gli daremo una mano.
Ma sul resto non è una navigazione a vista, non naviga proprio”. Anche sul Giubileo? “Sì. Gualtieri ha una concentrazione di poteri e risorse che raramente c’è stata, ma non c’è nessun coordinamento sugli interventi. Per esempio sui sottoservizi: non può essere che basta una Pec e Italgas sfonda le strade, poi due settimane dopo ne manda una Fastweb e sfonda di nuovo.
In tutto il mondo si pianifica, qui non c’è nulla”. In pratica “la città non è governata e va avanti per inerzia, in un sistema già molto compromesso dai 5 anni della Raggi e quindi va verso il naufragio”.
Calenda: “Fascia Verde follia che non funziona, ritirarla subito”
Sulla “follia” della Ztl Fascia verde, per Calenda “il cittadino non sceglie di circolare con un Euro 3, semplicemente non ha i soldi per comprarsi un’altra macchina in un periodo con l’inflazione alle stelle.
Questo non è un grande provvedimento green, questa roba va ritirata, perché non funziona. Lo chiede l’Europa? Questa cosa l’abbiamo sentita un milione di volte. Noi dobbiamo presentare un quadro di insieme per abbassare le emissioni a Roma. Ma se fosse così facile, se basta dire ‘non facciamo circolare le auto Euro 4’ allora non serviva Gualtieri, bastava un bambino di 4 anni. I parcheggi di scambio, la frequenza delle metro e gli autobus dove sono? Fare l’ecologista sulle spalle della gente che non arriva a fine mese… Boh”.
“Sindaco ha poteri e soldi, cominci da Piano straordinario decoro” ha concluso l’ex ministro, “ha la più straordinaria concentrazione di poteri e soldi degli ultimi anni. Va fatto un piano straordinario di decoro urbano, attingendo a risorse che oggi non si trovano in Ama e neanche in altre municipalizzate. La città non merita quello che sta accadendo”. (Mgn/Dire)