Calice vs Flute: perché è meglio il calice per bere champagne, spumante e prosecco
Il calice offre una migliore presentazione degli aromi, un’interazione più ricca con il vino, versatilità, comfort e un’estetica piacevole
Quando si parla di champagne, spumante e prosecco, l’esperienza di degustazione non è determinata solo dalla qualità della bevanda, ma anche dal tipo di bicchiere in cui viene servita. Tradizionalmente, il flute è stato il bicchiere di riferimento per queste bevande frizzanti. Tuttavia, recenti studi e tendenze nel mondo dei sommelier hanno iniziato a favorire il calice.
Passerina Spumante Brut Orso Bianco versata in un calice
Perché è meglio il calice del flute
1. Aromi più Ricchi. Il calice, con la sua apertura più ampia rispetto al flute, permette una migliore percezione degli aromi. Champagne, spumante e prosecco sono noti per la loro complessità aromatica, che può includere note di frutta, fiori, lievito e molto altro. Un’apertura più larga consente agli aromi di espandersi e al naso di apprezzarli pienamente, arricchendo l’esperienza di degustazione.
2. Migliore Interazione con il Vino. Il calice offre una superficie più ampia, permettendo al vino di ossigenarsi meglio. Questo contatto con l’aria consente al vino di “aprirsi”, rivelando la gamma completa di sapori e profumi. Inoltre, la forma del calice consente al bere di girare il vino più facilmente, promuovendo ulteriormente l’ossigenazione e la liberazione degli aromi.
3. Versatilità. Mentre il flute è specificamente progettato per bevande frizzanti, il calice è un bicchiere più versatile che può essere utilizzato anche per vini bianchi e rossi tranquilli. Questa versatilità lo rende una scelta pratica per coloro che desiderano ridurre il numero di tipi di bicchieri nelle loro collezioni.
Ostriche servite nel Ristorante La Rosetta di Roma
4. Estetica e Comfort. Molti appassionati sostengono che il calice, con le sue linee eleganti e la sua forma piacevole, offra un’esperienza estetica superiore. Inoltre, il calice è generalmente più facile da tenere, con un gambo più corto e un equilibrio che molti trovano più comodo rispetto al flute alto e stretto.
5. Evoluzione del Gusto e delle Tendenze. La preferenza per il calice rispecchia anche un’evoluzione nel modo in cui apprezziamo champagne, spumante e prosecco. Mentre in passato l’accento era posto sull’evidenziare le bollicine sottili (per cui il flute è ideale), oggi c’è un maggiore interesse a sperimentare la complessità e la profondità di questi vini. Il calice si adatta meglio a questo approccio più maturo e analitico.
Una gustosissima tartare di pesce del Ristorante La Rosetta di Roma
Naturalmente scegliere tra calice e flute dipende anche dai gusti. Tuttavia, per coloro che desiderano una profonda esperienza sensoriale, valorizzando ogni aspetto del loro champagne, spumante o prosecco, il calice è spesso la scelta preferita. Offre una migliore presentazione degli aromi, un’interazione più ricca con il vino, versatilità, comfort e un’estetica piacevole. La prossima volta che brinderai con un bicchiere frizzante, considera di fare un brindisi con un calice.
Marco Bordon, sommelier Ais