Cambio di stagione, non buttare quel maglione rovinato: mia nonna mi ha insegnato un trucco geniale per salvarlo
Non buttare assolutamente via il maglione rovinato. Il trucchetto top per salvarlo.
Ora che la primavera, come sia il calendario che l’agenda ci insegano ,è arrivata, in molti, complici anche i giorni festivi, si impegneranno a compiere il temutissimo cambio dell’armadio. Dunque durante questa delicata fase di sistemazione si noterà ciò che manca e scarteremo ciò che è rovinato.
Nel mettere a posto i capi invernali è facile che metteremo da parte alcuni maglioni, se noteremo che sono rovinati. Tuttavia ciò rappresenta un autentico peccato vista l’incessante crisi che vige nel nostro Paese. Buttarli via sarebbe un autentico spreco e potrebbe essere di gran lunga meglio donarli a persone bisognose tramite la parrocchia e/o le varie associazioni di volontariato.
Oppure, seguendo un consiglio della nonna, possiamo dare loro una nuova vita e non serve per la verità essere dei geni del cucito per farlo, non servirà nemmeno la macchina da cucire. Pertanto varrà la pena tentare di salvare il salvabile. Tanto più che quel pullover ridotto in quello stato non è dovuto fatto che lo abbiamo trattato male ma che lo abbiamo indossato molto.
Un maglione a cui possiamo essere molto affezionati può essere recuperato
Ci piace un sacco o ci dona molto oppure lo abbiamo pagato tanto o comperato in un momento importante della nostra vita, costituendo un caro ricordo o esserci stato donato da una persona da noi importante, come una mamma o una nonna. Insomma, disfarcene rappresenterebbe un problema e un acuto dolore.
Ora non dovremo più farlo ma dovremo invece procurarci qualche matassa di filato di lana, delle forbici e un ago da ricamo. Tutte cose che possiamo trovare nella nostra merceria di fiducia a costi contenuti. Ora armiamoci di santa pazienza, facciamo un bel respiro, sorseggiamo un bicchiere di acqua naturale e andiamo con l’attuazione.
Procediamo al lavoro
Per prima cosa realizziamo un campione su rettangolo di stoffa, quindi tagliamo un pezzo di filato non troppo lungo e infiliamo un capo nella cruna dell’ago da ricamo. Facciamo un piccolo nodo dall’altro capo e per creare un bordo netto e pulito disegniamo in primis il bordo della forma da ricamare. A questo punto, sfruttando un filo di colore neutro, dovremo procedere come fossimo innanzi a un’imbastitura.
Si porta ora l’ago all’esterno del contorno per iniziare a rammendare, avendo la premura di valutare l’inclinazione dei punti per riuscire a riempire la forma. Si entra adesso con l’ago sul alto opposto all’esterno del contorno. Successivamente si esce con l’ago vicino al punto appena fatto e si rientra di nuovo nel tessuto. Infine, si ricamano punti accostati fino a riempire del tutto la forma.