Camilla soffriva di una malattia autoimmune. Toti: “Ecco il parere del Cts”
Camilla Canepa soffriva di una rara malattia autoimmune, sono in corso ulteriori accertamenti. Intanto Giovanni Toti pubblica una lettera sul suo profilo Facebook che scagionerebbe la responsabilità della Regione
Camilla Canepa, la ragazza diciottenne di Sestri Levante deceduta dopo il vaccino AstraZeneca soffriva di una rara malattia: la piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale.
Camilla aveva partecipato il 25 maggio al primo Open day vaccinale over 18 indetto dalla Regione, che somministrava ai ragazzi i vaccini a vettore virale. Il 3 giugno la ragazza si era recata in ospedale, accusando sintomi di cefalea e fotofobia, ma dopo gli esami negativi era stata dimessa. Il 15 giugno era poi tornata di nuovo in ospedale, questa stavolta con emorragia cerebrale accertata. Dopo il trasferimento di urgenza in Neurochirurgia, ieri la tragica notizia della sua morte. La giovane studentessa genovese è deceduta infatti a seguito di una trombosi.
La storia di Camilla ha sollevato una grande ondata di dubbi generali e riflessioni sui vaccini a vettore virale come AstraZeneca e Johnson & Johnson. Ovviamente ci si è chiesti per quale motivo le Regioni abbiano permesso l’utilizzo di tali vaccini sui ragazzi, ipotizzando quindi che queste siano andate anche contro il parere del Cts.
Giovanni Toti pubblica la lettera con il sì del Cts
A tal proposito, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha pubblicato sul suo profilo Facebook la lettera inviata da Palazzo Chigi che riportava in maniera chiara il parere del Comitato Tecnico Scientifico sull’uso del vaccino:
“Il Cts – si legge nel documento- non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione-richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni”.