Campagna elettorale, le promesse dell’ultimo minuto: dalla cannabis ai mutui
Il 25 settembre si vota per le elezioni politiche e in queste ultime ore si prova a sedurre e convincere gli indecisi
Domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza politica. I programmi dei partiti e delle coalizioni sono noti da settimane ma rivediamo i punti più rimarcati perché capaci di spostare la crocetta degli indecisi.
Il nuovo Governo eredita il Pnrr
Il nuovo governo avrà in dote l’attuazione completa del Pnrr. Il centrodestra ha parlato a più riprese di una sua possibile rinegoziazione. Un punto che vede il no fermo del Pd che teme una possibile riallocazione dei fondi in favore del Nord. No anche da Azione e Iv, così come da +Europa, che ha spiegato come questo potrebbe penalizzare i giovani per i quali è pensato il programma che guarda alla Next generation Eu. Proprio i giovani rappresentano un bacino elettorale al quale i partiti guardano con particolare interesse, infatti i 18enni che per la prima volta voteranno anche per il Senato.
“Nei 15 mesi del governo Draghi – dice Giorgia Meloni – il debito pubblico è aumentato, l’Italia è fanalino di coda in molte classifiche. Non verrò a dire che faremo miracoli, ma faremo quello che stiamo promettendo”. La leader di FdI da tempo dice no a uno scostamento di bilancio per reperire risorse.
Di Maio: Mutui per i giovani
Da Impegno Civico di Luigi Di Maio arriva la proposta per gli under40 dei mutui per la casa Zac (Zero anticipo canone) coperti dalla garanzia dello Stato sul 100% dell’importo. Il Pd, dal canto suo, propone una dote di 10mila euro a tutti i 18enni, una misura che sarebbe coperta attraverso l’aumento dell’aliquota della tassa di successione per i patrimoni elevati. Una proposta che il centrodestra, ma anche Azione, ha criticato accusando i Dem di voler aumentare le tasse.
Dall’alleanza rosso-verde, come da +Europa, torna la proposta di liberalizzazione della cannabis con l’obiettivo di colpire la criminalità organizzata ricavando invece un’entrata per l’Erario.
In tema di fisco la proposta centrale del programma del centrodestra è la flat tax. La Lega ritira fuori invece l’abolizione del canone Rai. E ancora l’innalzamento a 13mila euro della no tax area per le pensioni, lanciata in questi giorni da Giuseppe Conte. Tra le proposte lanciate da M5s, che guarda da tempo all’elettorato di sinistra, la riduzione a 35 delle ore lavorative settimanali a parità di salario.
La questione Reddito di cittadinanza
Una questione molto calda è quella relativa al Reddito di cittadinanza che FdI vorrebbe abolire per destinare fondi alle assunzioni. A difesa della misura M5s ma anche il Pd che ha invece messo in discussione il Jobs act voluto da Renzi. Una legge sul clima nei primi 100 giorni di governo, salario minimo e un piano straordinario per l’occupazione femminile, sono tra le proposte di Verdi e Sinistra Italiana.