Campidoglio, Mazzillo: “I conti di Roma non sono in ordine”
Il nuovo assessore al Bilancio di Roma Capitale dichiara: “Ci deve essere sinergia tra Comune e Partecipate. Devono essere fonte di entrata e non di debiti”
"La fotografia contabile della situazione è che i conti di Roma Capitale non sono in ordine. Soprattutto per quanto attiene i rapporti tra l'ente centrale e le partecipate. Questo costituisce uno dei tempi fondamentali su cui siamo chiamati ad operare. Le questioni aperte sono ben più numerose di quelle enumerate dall'interrogazione, ma rassicuro il Consiglio comunale che il tema non solo è adeguatamente presidiato dalla struttura amministrativa, ma è oggetto delle attenzioni politiche". Lo ha detto il neo assessore al Bilancio di Roma Capitale, Andrea Mazzillo, intervenendo per la prima volta in Assemblea capitolina. Mazzillo è stato chiamato in causa con un'interrogazione consiliare dal capogruppo del Pd in Campidoglio, Michela Di Biase, che ha chiesto conto di tre punti in particolare: lo ''squilibrio tra l'allineamento delle partite creditorie e debitorie con le società del Gruppo Roma Capitale per oltre il valore assoluto il miliardo di euro'', la situazione delle casse capitoline e gli interventi che si ritiene di approntare per ''affrontare le criticità segnalate dal ragioniere generale''.
In merito al disallineamento delle partite debitorie e creditorie con le società del gruppo Roma Capitale "che sarebbe stimato in oltre un miliardo di euro", la risposta di Mazzillo è stata: "occorre premettere che il paventato disallineamento interverrebbe tra i saldi di bilancio delle società partecipate e quelli del rendiconto di Roma Capitale approvato con delibera del commissario straordinario Tronca il 29 aprile 2016. Dal nostro punto di vista i crediti e i debiti non possono che essere quelli evidenziati nel predetto bilancio"
Per quanto riguarda il bilancio invece: "Rispetto alle casse capitoline, se l'interrogazione intendeva riferirsi al saldo presso la Banca d'Italia al 30 settembre 2016, esso è superiore a 650 milioni- ha spiegato Mazzillo– mentre il saldo finanziario di Roma Capitale, all'ultima variazione approvata al 30 settembre, è superiore di euro 4 milioni. Il Comune potrebbe ricorrere ulteriormente ad anticipazioni per circa 1,3 miliardi dalle banche tesoriere, talchè le tensioni finanziarie appaiono scongiurate".
Poi sul rapporto Comune-Partecipate che dovrebbe essere sinergico dichiara: "Spiace constatare che l'attività di raccordo, che avrebbe dovuto costituire materia di quotidiana verifica tra il centro e la periferia, ovvero tra il Campidoglio e le partecipate, non sia stata finora portata avanti in via ordinaria. A ciò certamente provvederà l'attuale amministrazione al fine di pervenire alla chiarezza dei saldi di bilancio. L'attività è in corso, ma le conseguenze negative evidenziate, di cui l'interrogante giustamente si preoccupa, sono frutto di scelte la cui riferibilità politica non è estranea all'interrogante stessa"
Poi continua: "La tematica è più vasta di quella dello squilibrio tra le partite creditorie e debitorie, e deriva dall'assenza di una coerente gestione degli uffici e delle partecipate stesse. Solo di recente si è provveduto alla creazione di un ufficio di auditing, peraltro non coerentemente implementato. Per questo l'attività di questa amministrazione sarà focalizzata innanzitutto sull'efficientamento degli uffici centrali e poi sulle società stesse al fine di evitare che esse costituiscano un detrimento per le casse capitoline anzichè una ricchezza, come invece dovrebbe essere".
"Organizzerò un'apposita sessione di bilancio per informare l'Assemblea capitolina sia sull'andamento delle finanze comunali, e le scadenze di fine anno rappresentano un'occasione, sia sulle prospettive di riorganizzazione degli uffici e delle società partecipate. Le partecipate di Roma Capitale- ha ricordato Mazzillo– ora sono presidiate da un apposito assessore che ha ora il compito di razionalizzare e combattere i difetti strutturali che hanno determinate"
La battuta finale ancora sui conti del Comune: "I conti di Roma Capitale non sono in ordine, soprattutto per quanto attiene ai rapporti tra l'ente centrale e le società partecipate, e tutto ciò oltre ad aver rappresentato una delle principali ragioni della vittoria del M5S costituisce uno dei settori principali di intervento su cui siamo chiamati a operare".