Campo rom Monachina, la chiusura fa discutere il Municipio XIII
Bocciato l’ordine del giorno dell’opposizione per la chiusura del campo. Le spiegazioni del centrosinistra
È stato bocciato, durante il Consiglio del Municipio XIII, l’ordine del giorno presentato da alcuni esponenti dell’opposizione, con il quale si chiedeva la chiusura del campo nomadi non autorizzato di via della Monachina, nel quartiere della Massimina.
Del campo della Monachina ne parlavamo qualche tempo fa, in occasione del nostro tour del degrado in Municipio XII, essendo questo un campo posto al confine tra i due territori. Si tratta di un accampamento molto attrezzato, ma illegale, con molti bungalow e molte roulotte, dove si verificano quotidianamente roghi (ipotizziamo di rifiuti e altri materiali di scarto), con un sistema idrico efficiente. Lo scorso anno, quando eravamo sul luogo, da una fontanella di fortuna, ottenuta probabilmente con allacci abusivi al sistema idrico della zona, sgorgava acqua incessantemente. Poco oltre, nel punto in cui dal campo si ritorna sull’Aurelia, c’era un altro tubo da cui i rom presenti ricavavano acqua.
Il dibattito sulla presenza del campo, ha quindi animato la seduta consiliare di ieri, alla quale hanno partecipato anche alcuni cittadini residenti. “È assurdo! Il centrosinistra del Municipio XIII boccia senza scrupoli l'ordine del giorno, del quale sono primo firmatario, per la chiusura del campo nomadi non autorizzato della Monachina davanti agli occhi increduli dei residenti, che giustamente non nascondono la loro rabbia per una situazione mal gestita che doveva essere conclusa già un bel po' di tempo fa!”, è il commento di Andrea Saponaro, consigliere di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, a margine del Consiglio, che ritiene altresì “intollerabili” le “follie politiche di una sinistra sempre più chiusa” in quella che il consigliere di opposizione definisce “ideologia buonista che boccia e critica le proposte dell'opposizione senza motivare il proprio dissenso e, cosa più vergognosa, senza proporre nulla”.
Dal canto suo, il presidente del Municipio XIII, Valentino Mancinelli, osserva che “il dibattito che si sta sviluppando a Roma e nel Paese sul superamento delle politiche basate sui campi consente oggi di ragionare sui casi specifici al di là degli steccati ideologici” e in questo contesto “il campo della Monachina per le limitate dimensioni, per il numero ridotto di ospiti e per l’essere interessato tra pochi mesi da interventi urbanistici nell’ambito della centralità di Massimina che renderanno indisponibile l’area, ha le caratteristiche giuste per poter sperimentare formule di superamento”. Secondo Mancinelli, quindi, la soluzione consisterebbe in un lavoro coordinato con il sindaco di Roma Ignazio Marino e gli assessori competenti, “per avviare da subito un lavoro finalizzato ad elaborare una proposta concreta”. Soluzione che, secondo il capogruppo municipale del PD Roberto Fera e il presidente della Commissioni Politiche Sociali Paola Fuselli, consiste nel trovare “alternative” alla chiusura del campo prima che questa si verifichi: “Chiediamo al sindaco Marino e all’assessore Danese un impegno a procedere alla chiusura del campo della Monachina. Il campo ha le condizioni adeguate per sperimentare modalità alternative di assistenza e integrazione da concordare con il nostro Municipio. Tali alternative debbono essere previste prima della chiusura del campo e devono tener conto della necessità di tutelare le esigenze di scolarizzazione, sanitarie ed il rispetto della legalità”.