Caos PD sulla prostituzione. Stop alla zona rossa dell’Eur
In una lettera al Corriere, Marino chiede la revisione della legge Merlin. Duro attacco delle opposizioni
Caos nella maggioranza sul tema della prostituzione, dove il PD e i suoi alleati non sembrano avere una visione comune su come affrontare il problema. Dopo aver manifestato l’intenzione di voler replicare lo “zooning” nel strade dell’EUR, capolavoro urbanistico del Razionalismo italiano, lo stop è arrivato direttamente dal Partito Democratico, mentre l’exit strategy è dettata dal neo assessore Francesca Danese.
Il sindaco ha affidato una sua “memoria difensiva” al Corriere della Sera, attraverso una lettera inviata ai presidenti dei due rami del Parlamento in cui si richiede una profonda revisione della Legge Merlin, approvata nel 1958, con la quale si giunse alla chiusura delle case di tolleranza, all'abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e all'introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione.
"La prostituzione di strada – scrive Marino – rappresenta per moltissime famiglie un`emergenza che richiede soluzioni non più rinviabili" e "questa complessità non può indurci a chiudere gli occhi. Tutta la questione è regolata da una legge che ha oltre sessant`anni, una legge straordinariamente moderna e civile per l`Italia dell`epoca, ma che allora non poteva certo tener conto dell`evoluzione dei fenomeni sociali, dei mutamenti nella sensibilità e nel costume". "È necessario infatti che il Parlamento affronti con la stesso senso di urgenza percepito dai cittadini e dalle Istituzioni di prossimità, il tema della prostituzione anche a partire dalle positive esperienze sperimentate a livello locale e confrontandosi con tutte le parti in causa, sgombrando il campo da posizioni meramente ideologiche e adottando un approccio di ascolto e confronto costruttivo", conclude.
Intanto, a togliere le castagne dal fuoco ci pensa l’Assessore ai Servizi Sociali, Francesca Danese, tracciando una strategia di intervento alternativa allo zoning, che prevede una serie di strumenti come vie di fuga, appartamenti protetti, sinergia con le forze dell'ordine e le ASL, mediazione sociale e sanitaria, l'apertura di un tavolo permanente con Questura e Municipi sulla questione della tratta e il contrasto alla criminalità organizzata.
“Altre amministrazioni, già da molti anni, hanno individuato aree del proprio territorio dove incrementare l'attività di contrasto e contemporaneamente altre aree dove, invece – continua Marino – concentrare l'attività di assistenza e di liberazione dalla schiavitù e dallo sfruttamento. Insieme alla Giunta capitolina, usando gli strumenti e le esperienze di altri Comuni, sto riflettendo su soluzioni che partendo dal punto di vista delle vittime, garantendo l'autodeterminazione delle persone coinvolte, puntino a ridurre il danno e su possibili, concrete risposte che i cittadini attendono da lungo tempo”.
Numerosi gli attacchi provenienti dalle opposizioni, che sottolineano il clamoroso fallimento politico della giunta di centro-sinistra. Molto duro l’attacco di Andrea De Priamo, portavoce romano di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che parla di “ennesima figuraccia” del sindaco genovese del PD che, “con il più classico 'contrordine compagni' ha di fatto messo la parola fine a questa bizzarra proposta. Fdi-An aveva sempre sostenuto che si trattasse di una proposta irrealizzabile, anche perchè di fatto fuori legge in quanto avrebbe dato luogo alla probabile configurazione del reato di favoreggiamento della prostituzione da parte di un'amministrazione pubblica. Un ridicolo balletto, da noi ampiamente previsto, per gettare fumo negli occhi ai romani che, all'Eur come in tutte le altre zone della città, già convivono di fatto con le 'strade del sesso', in quanto la prostituzione di ogni tipo a cielo aperto prolifera sempre di più proprio grazie al lassismo della sinistra”.
Se da un lato esprime la propria soddisfazione per lo stop allo zoning capitolino, De Priamo aggiunge che “l'azione della giunta Marino in merito al contrasto al degrado sia disastrosa”, chiedendo un intervento legislativo che preveda il divieto di prostituzione su strada e l'apertura di una discussione concreta sulla revisione della legge Merlin.