Capannone trasformato e utilizzato per rave party, 1 arresto
Denunciati i 3 responsabili, tutti italiani tra i 28 e i 33 anni
Un capannone trasformato e utilizzato come luogo dove organizzare i cosiddetti “rave party”. Celati dietro la dicitura di “circolo”, i gestori pubblicizzavano invece queste feste a base di alcol e droga su un noto social-network, con numerose adesioni e presenze.
Necessario l’intervento della Polizia di Stato che, in collaborazione con personale della Asl, di Roma Capitale e della S.I.A.E ha effettuato una verifica proprio durante un “rave” del 27 febbraio scorso. A coordinare l’intervento in questa struttura – situata in zona Magliana lungo l’argine del Tevere – sono stati gli agenti del Commissariato San Paolo che, al loro arrivo, hanno accertato che la strada d’accesso era controllata da una persona che filtrava gli avventori; all’ingresso è poi stato identificato e arrestato A.S, 22enne italiano, trovato in possesso di sostanze stupefacenti.
Numerose poi le irregolarità emerse al termine degli accertamenti effettuati all’interno della struttura: carenze igieniche e alimentari, violazione delle norme antincendio e di sicurezza, somministrazione di alcolici senza autorizzazione, oltre a violazioni in materia fiscale per l’inesistenza del registratore di cassa. Dall’ispezione dei locali i poliziotti hanno poi rinvenuto e sequestrato numerose dosi di sostanze stupefacenti abbandonate in terra.
I 3 responsabili dell’organizzazione – tutti italiani tra i 28 e 33 anni – sono stati denunciati per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento.