Capodanno a Roma: meno male che è passato, tra botti, concerti e rischi. Ora si riparte
Facciamo un breve bilancio del Capodanno 2024 a Roma tra botti, concerti, feste e rischi per il patrimonio culturale e artistico della città e un 37% in più di turisti
Tanti turisti in più dell’anno passato sono venuti a Roma che si era vestita a festa per accogliere il nuovo anno. Botti, razzi, bombe erano da giorni in commercio e una parte sono finiti nelle mani degli agenti. I concerti hanno fatto sparlare di sé, ma tutto sommato è stato un Capodanno tranquillo.
Possiamo fare un breve bilancio del Capodanno 2024 a Roma tra botti, concerti, feste e rischi per il patrimonio culturale e artistico della città. Tutto è iniziato nel migliore dei modi, con un 37% in più di arrivi turistici rispetto all’anno passato, compreso Natale.
Sono dati riportati dall’Assessore Alessandro Onorato e certificati dall’Ente bilaterale del turismo del Lazio, che confermano quanto Roma sia tornata appetibile sul mercato turistico internazionale: “Grazie al lavoro di pianificazione e di promozione dei grandi eventi che insieme al sindaco Gualtieri abbiamo messo in campo in questi mesi. Sotto Natale – aggiunge Onorato – nelle strutture ricettive di Roma Capitale sono stimati 310mila arrivi e 703mila presenze, rispettivamente +37,78% e +37,84% rispetto allo stesso periodo del 2022. Roma vola anche rispetto ai dati del 2019: in questo caso si registra un +22,68% di arrivi e +23,44% di presenze. Ancora maggiori le prenotazioni alberghiere raccolte da Ebtl per il Capodanno, quando gli arrivi tra strutture alberghiere e BnB saranno 388mila e le presenze 925mila, rispettivamente +31,97% e +35,04% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno“.
Una serie di spettacoli ha fatto parlare di sé
Non so se saranno stati i quattro spettacoli programmati nelle piazze e nei quartieri e il Concertone di fine anno al Circo Massimo, per dare a chi è venuto a Roma un motivo in più per festeggiare nelle piazze della Capitale l’arrivo del nuovo anno. Personalmente né Blanco, Lazza e neanche Francesca Michielin, sul palco del Circo Massimo, insieme alla squadra di Radio Dimensione Suono, mi avrebbero fatto decidere in tal senso, ma può darsi che mi sbagli.
Certo è stato un Capodanno sicuramente più in linea con i gusti delle ragazze e dei ragazzi, che sono arrivati da varie parti d’Italia, per dare un’ulteriore spinta al turismo under 30. Devo tuttavia far notare che i concerti non hanno fatto parlare benissimo di sé. Pur ammettendo un’ampia distanza tra me e loro, in termini di gusto e di preferenze musicali.
Per cautelarsi il Comune comunque aveva messo in piedi una task force Ama con 150 operatorie 100 mezzi per la zona del Circo Massimo, sede del Concerto Roma 2024 – You are here. Presidi sono stati previsti anche nelle piazze e nelle vie del centro: tra Colosseo, Fori Imperiali, Piazza di Spagna, Campidoglio, Pincio, Piazza del Popolo, Pantheon, Gianicolo, Trastevere, Piazza Navona, Fontana di Trevi, Campo de’ Fiori, Piazza Trilussa, Quirinale, Termini, Piazza della Repubblica, via Nazionale, via Cavour, Piazza Farnese, Corso Vittorio Emanuele, Largo Ricci, Piazzale Flaminio, via del Tritone, via Veneto.
Il Comune si è cautelato transennando le fontane e reclutando agenti e netturbini
Mille agenti sono stati allertati e per transennare le fontane della città, affinché non venisse in mente ai ragazzacci di fare dei bagni fuori programma. Erano attesi in 45mila, e sembra fossero invece più del doppio, al Circo Massimo. Due giganteschi ledwall e un mastodontico impianto audio hanno accolto il pubblico del concertone gratuito. Mi perdonerete se dei partecipanti sul palco non ne conosco nessuno. Colpa mia.
Per me era come fossero quelli del pubblico che salivano sulle tavole del palcoscenico a cantare. Beh, cantare è una parola grossa, perdonatemi fan di questi rapper, a me piacciono ancora di più Eric Clapton e i Led Zeppelin o anche Battisti o Vasco. Nella musica cerco ancora talento, idee, ritmo e melodie. Comunque quei ragazzi -a me sconosciuti- si facevano sentire. Si d’accordo lo so che sono nomi che sono stati anche a Sanremo, ma da tempo anche quella manifestazione non è più una garanzia di qualità, né artistica tantomeno nei contenuti. Diciamolo.
Poi faranno ascolti record ma Sanremo è ormai un programma di gossip dove la musica è la scusa per cercare degli scandali o uno spettacolo comico. Se non ci va Fiorello è duro fare spettacolo solo con Amadeus.
Non solo non sanno cantare ma i testi sono un inno al femminicidio
Ha fatto “rumore”, per dirla con Diodato, uno dei pochi che apprezzo e che infatti non era presente, il concerto di Ladispoli con tali Ernis Killa e Gue Pequeno. Questi nuovi hanno dei nomi fatti apposta per non essere ricordati: Ghali, Rkomi, Capo Plaza, Jake La Furia, Madman, Dani Faiv…più simili ai mobili di Ikea che a degli esseri umani. Il rapper che aveva promesso testi revisionati s’è invece lanciato in inni al femminicidio che fanno accapponare la pelle.
Noi ci scherziamo ma questa cosa non va bene per niente e passarci sopra con la solita frase “so’ ragazzi” non può bastare. Il testo riportato da Repubblica diceva: “Preferisco saperti morta che con un altro. Vengo a spararti” un vero inno all’amore non possessivo! Se questi sono i valori c’è da tremare. Chi confidava nei giovani è servito.
Il povero sindaco di Ladispoli, Alessandro Granato, che evidentemente, come me non sapeva con chi aveva a che fare, è finito in mezzo alle polemiche. Tra l’altro ha anche destinato 345mila euro per la manifestazione, soldi dei contribuenti, finiti a dare spazio a testi inneggianti il femminicidio. Neanche i deputati di Fratelli d’Italia, inseguiti dalla povera Meloni per tentare di coprire le continue gaffes, avrebbero fatto meglio.
Per placare le critiche Granato, precisa Repubblica, avrebbe assicurato che la scaletta non prevedeva testi “con espressioni violente di genere“. Ma così facendo ha peggiorato la situazione. Concede dei fondi pubblici e non sa nemmeno a chi e cosa cantano? Ahi ahi ahi sindaco… La nuova classe dirigente un po’ cialtrona e un po’ ignorante torna a farsi notare. Tra loro è i rapper è una bella sfida.
A Cinecittà un altro campione di eleganza nemmeno s’è presentato
Niente Capodanno con Achille Lauro a Cinecittà world, dove si sarebbe dovuto esibire il cantautore e personaggio trasgressivo (sic!), protagonista degli ultimi Festival di Sanremo, accompagnato dalla sua band, con hit esplosive quali: Rolls-Royce, Fragole, e il nuovo singolo Stupidi ragazzi. Vedo che come argomenti, almeno nei titoli dei brani, appare una parvenza di provocatoria autocritica. Certo siamo lontani dalle esibizioni teatrali di Jim Morrison anni ’70 e dai gesti irriverenti di Tristan Tzarà nella Parigi degli anni ’20. Si perché forse Achille non lo sa ma l’irriverenza ha almeno cento anni e forse anche di più.
Oppure lui intendeva irriverenza nel senso proprio di scortesia, non presentandosi sul palco che pure lo attendeva. All’ultimo momento, con una storia su Instagram, lui stesso ha fatto sapere ai suoi fan che “è annullata la partecipazione di Achille Lauro all’evento del 31 dicembre a Cinecittà World a Roma“. Senza dare spiegazioni che hanno alimentato ovviamente la curiosità sui social, anche perchè pare che sia stato catturato da un suo seguace in un selfie a New York. Come dire “io so io e voi non siete un…” degna del ben più rinomato Ministro dell’Agricoltura e del Made in Italy. Achille Lauro non può fermare un treno ma può fregare i suoi fans senza subirne conseguenze. Per molto meno lo avevo già depennato dal settore artisti.
I botti erano vietati ma ovviamente di straforo si potevano comprare
A Roma i botti erano vietati fin dal 31 dicembre a tutto il 6 gennaio, al fine di garantire la sicurezza, l’incolumità fisica delle persone e la tutela del patrimonio culturale e ambientale della città. Niente petardi, botti e artifici del genere in occasione dei festeggiamenti del Capodanno, ad eccezione degli spettacoli pirotecnici svolti da professionisti espressamente autorizzati. Questo era l’intendimento del Campidoglio. Restavano consentiti l’uso di fontane luminose, tubi lancia coriandoli, bacchette scintillanti e di tutti i materiali espressamente autorizzati dal Decreto Legge 29 luglio 2015 n.123.
Ora voi pensate che i romani potevano accettare questa ignominia di essere ridotti ad agitare bacchette scintillanti, mentre a Napoli, Dubai, Shangai e a Singapore si sparavano botti da orbi? Anche se l’inosservanza di quelle disposizioni comportava l’applicazione delle sanzioni pecuniarie da 25 a 500 euro, oltre al sequestro dei materiali, ferme restando “sanzioni ancor più gravi applicabili ai sensi della normativa vigente”, non signore, i botti sono circolati eccome.
Maxi sequestri di botti illegali sequestrati, ma era solo la punta dell’iceberg
L’operazione anti-botti ha fatto registrare sequestri record di materiale pirotecnico prima della mezzanotte. La Guardia di Finanza ha trovato 310mila artifici pirotecnici, pari a 6 tonnellate, in tre furgoni in via Prenestina, presso via dell’Omo. In una rimessa gestita da tre cinesi ne hanno trovati una montagna stipati che se si incendiavano saltava in aria il palazzo di via Troilo il Grande.
La Polizia di Frascati ha sequestrato 441 pezzi pari a 130 kg di botti illegali nel comune di Palestrina, ai Castelli. I botti erano di fattura artigianale, non importati dalla Cina, ed un artigiano di 57 anni è stato arrestato. Lo hanno preso per caso, durante un controllo stradale che poi è proseguito nella sua abitazione. Come avranno capito che aveva la macchina piena di trick track? Forse lo conoscevano già. Il materiale era contrassegnato con nomi fantasiosi come Cobra 100, Diabolik, Rambo, Rambo 2 e Fire Storm. La fantasia dei nostri artigiani bombaroli!
Altri 10mila botti sono stati sequestrati dalla Polizia alla periferia di Roma in via Amico Aspertini. Un giovane li vendeva in strada senza licenza, a Tor Bella Monaca. Il ragazzo è stato sanzionato con 5mila euro di multa e la merce sequestrata portata in un deposito.
Ciononostante sono stati 160 gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco nella notte di Capodanno. In gran parte dovuti a incendi di cassonetti, ascensori bloccati, soccorsi a persona all’interno di abitazioni e diversi incidenti stradali. Nella notte fiamme anche all’interno di un capannone con merce varia e macchinari da lavoro in via dell’Acqua Vergine, in zona Collatina.
Non saranno stati solo i botti i responsabili ma intanto i poveri pompieri hanno festeggiato lavorando, come sempre. Questa mania di fare casino, sparare, vedere fuoco e fiamme non riusciamo proprio a debellarla. Non c’è niente da fare. Il kitsch affascina ancora tanti, devo dire i meno appassionati di letture e di conoscenza. Quando i botti spariranno forse potremo contare su una società migliore? Non credo che succederà.
Il giorno dopo in molti a raccogliere i cocci
Il mattino seguente erano tutti un po’ storditi tra spumante, birre, botti e altre cose illegali. Il povero Mr Ok, il bagnino di Castel Fusano, non s’è nemmeno tuffato nel Tevere per via di un mal di schiena che lo tormenta da giorni. Sarà l’età o il fatto che neanche Achille Lauro non s’era presentato al concerto di Cinecittà, per cui ubi maior…
Non restava che ripulire la città, soprattutto per quei turisti che sono venuti a visitarla, magari attirati da cose più significative e durature dei concerti di cui parlava l’assessore Onorato. Così al Circo Massimo gli operatori Ama hanno raccolto 20 tonnellate di rifiuti: a giudicare dall’immondizia dev’essere stato un successo! Potrebbe essere il nuovo criterio per giudicare i successi degli eventi urbani: la quantità di spazzatura che si raccoglie il giorno dopo. Un criterio anche molto significativo per giudicare certi spettacoli.
I 150 operatori avevano a disposizione 100 mezzi tra cui bilici, compattatori, autobotti, officine mobili, lava-strade, macchine vuota-cassonetti, spazzatrici, furgoncini per il trasbordo dei rifiuti, etc. Tutto il meglio del repertorio immondezzaio che la Capitale ha a disposizione. Già a partire dalle 3 di notte, gli operatori sono entrati in azione per ripulire l’area dove si è tenuto il concerto e tutte le strade e le piazze interessate dai festeggiamenti in città.
Altre squadre sono state dedicate ad interventi di igienizzazione e sanificazione con enzimi biologici. Ce n’era bisogno. Altrimenti il Covid o chi per lui potrebbe tornare. In diverse aree della città il personale è stato impegnato anche in operazioni di ripristino per cassonetti vandalizzati, rovesciati o utilizzati (ovviamente) per far detonare fuochi e petardi. Quando si dice il livello di civiltà della popolazione! I turisti avranno apprezzato.
Nascite a go go segnalate il primo dell’anno
Per chiudere l’argomento con una nota felice, la classica notizia che tutti i reporter impegnati nelle notizie internazionali aspettavano, nonostante il dramma che vivono in Ucraina e il genocidio di Gaza, era sapere chi era il primo nato del 2024. Non ci si è capito niente. Chi dice Leonardo nato all’Ospedale San Paolo a Civitavecchia, chi dice Daniele al Policlinico Gemelli, chi invece propende per Valerio, Elisa, Ludovico… Insomma una serie di nascite col botto? Che sia un augurio per la carenza demografica di cui tanto si parla? Speriamo di si. In fondo potremmo chiudere con un detto dei miei tempi, aggiornato: “Fate l’amore non i botti!”
La foto dalla pagina del sindaco di Roma