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Carne coltivata, potrebbe sostituire la carne animale. Che gusto ha?

Il processo della carne coltivata inizia con la raccolta di piccole quantità di cellule muscolari da un animale donatore, una mucca, un pollo o un maiale

Carne coltivata, puntata televisiva di Report

Carne coltivata, puntata televisiva di Report


La carne coltivata, nota anche come carne coltivata in laboratorio, carne sintetica o carne coltivata da cellule, è un tipo di carne prodotta in vitro, al di fuori dell’animale. È un prodotto ottenuto utilizzando tecnologie cellulari e biologiche per coltivare e maturare le cellule muscolari animali, senza dover allevare o abbattere un animale vivo.

Il processo inizia con la raccolta di piccole quantità di cellule muscolari da un animale donatore, di solito una mucca, un pollo o un maiale. Queste cellule vengono poi coltivate in un ambiente di laboratorio, dove crescono e si moltiplicano in una struttura simile al tessuto muscolare. Nel corso del tempo, le cellule si sviluppano in carne che può essere raccolta e utilizzata per produrre prodotti alimentari come hamburger, polpette, salsicce e altro ancora.

Il sapore della carne coltivata

Il sapore della carne coltivata può variare in base a diversi fattori, tra cui la fonte delle cellule muscolari utilizzate e il processo di produzione. Gli scienziati stanno lavorando per garantire che la carne coltivata abbia un sapore e una consistenza simili a quelli della carne tradizionale, in modo da essere accettabile per i consumatori.

Poiché la carne coltivata viene prodotta in vitro, senza l’influenza di una dieta, dell’esercizio fisico o di altri fattori che possono influenzare il sapore della carne ottenuta da animali vivi, è possibile regolare il gusto in modo più preciso. Gli scienziati possono anche lavorare per eliminare o ridurre alcune delle caratteristiche indesiderate della carne, come il grasso e il collagene in eccesso.

Tuttavia, è importante notare che il sapore esatto della carne coltivata può variare da produttore a produttore, e potrebbe essere influenzato da come viene preparata e cucinata. Nel complesso, l’obiettivo principale è creare un prodotto che sia piacevole al palato e che si avvicini il più possibile al gusto della carne tradizionale.

La carne coltivata è vista come un’alternativa sostenibile alla produzione tradizionale di carne, poiché richiede meno risorse naturali, aumenta il benessere animale e contribuisce a mitigare alcuni degli impatti ambientali negativi associati all’allevamento di animali per la produzione di carne.