Caro klose, non sei solo tu a lasciare la Lazio. Addio Lotito…
Caro klose, siamo in due a lasciare la Lazio. Tu rappresenti gli ultimi 5 anni ma la sua storia è assai più lunga, ed è anche la mia storia…
Ciao Lazio. Storia della mia storia. Si chiude il campionato con una giornata uggiosa che appare avara di pensieri ottimistici. E, come un quadro perfetto del migliore degli impressionisti,viene posto l'ultimo tratto grigio sulla tela di questo torneo. La stagione della Lazio e' stata triste dal principio alla fine. A dir la verità tutto comincia con la finale di coppa Italia persa male all'olimpico contro la Juventus, continuata con la disfatta cinese della super coppa contro gli stessi avversari è conclusa rovinosamente con la sconfitta nei preliminari di coppa. Una qualsiasi società avrebbe posto rimedio cercando di rinforzare la squadra, invece niente… E allora caro presidente, non aspettarti niente dai laziali se non ciò che hai maturato in questi 12 anni.
La vittoria sulla Roma nel famoso derby di Lulic, equivale al massimo che questa dirigenza poteva fare. Era da quella vittoria che occorreva maturare un idea sana di affidare la società a mani economicamente più forti.Al contrario si è scelta la linea dell'illusione e della lenta agonia. Un programmazione alla giornata, una dirigenza povera di spirito e di uomini ed un presidente affamato di potere. La storia del calcio italiano la fanno i presidenti che mettono in soldi sul tavolo senza pensare alle poltrone. Quelle le fanno occupare da yesman scelti per l occasione. I Lotito di turno non sono mai esistiti.
È così il laziale deve osservare tutte queste cose. Ed inerme accettare , essere colpevolizzato per i debiti della Lazio di Cragnotti, per aver sostenuto la Lazio dei Longo e Baraldi … E magari per aver fatto un aumento di capitale sottoscritto dagli azionisti ,di ben 105 milioni di euro che non si sa che fine abbiano fatto… Il tifoso laziale doc, nobile d'animo,che osserva silenziosamente, che ha comunque sempre sottoscritto, per amore, l'abbonamento alla propria squadra adesso appare stanco ed appannato da tutto questo sopportare e supportare, una società nella quale non si è mai riconosciuto.
Il laziale moderato si accorge che l attuale presidenza , se da una parte demonizzava le vecchie gestioni per aver dissipato un capitale economico, dall' altra (basti leggere i bilanci), con i soldi degli incassi e degli abbonamenti ha finanziato aziende di proprietà del presidente, compresa un' altra squadra di calcio. E allora basta. Fermiamoci. Lasciamolo da solo e non diventiamo complici di quest' uomo. Ormai è evidente la malafede e la cattiveria adottata in questi anni. Abbiamo visto uomini di provata lazialità essere trattati come numeri da cancellare. Perché la Lazio e' un numero. Perché la Lazio deve essere completamente spersonalizzata. Perché la Lazio deve galleggiare quel tanto che basta per soddisfare gli interessi di un' unica persona. Personalmente mi fermo qui.
Saluto il grande campione klose … Che se ne va da campione, senza polemiche e senza elemosinare nulla. Un campione assoluto che la Lazio , troppo piccola cerebralmente, non ha mai saputo trasformare in un autentico distintivo da portare in giro nel mondo … Caro klose … Siamo in due a lasciare la Lazio. Tu rappresenti gli ultimi 5 anni. Ma la storia è assai più lunga. Ed è la mia storia. Iniziata con un Lazio – Fiorentina nel 1979 vinta per 4:0, con un Giordano implacabile. Ironia della sorte. La realtà che supera la fantasia. Il quadro è completo ed ora posso attaccarlo alla parete … Per guardarlo ogni giorno .. Per non perdere il vizio della memoria … Per non perdere i pezzi di una storia straordinaria di un amore infinito. Addio Lotito. Arrivederci… Lazio mia.