Casa. Roma, M5S e Pd impegnano Raggi: no sgomberi senza prima soluzioni
Approvato, a maggioranza, un ordine del giorno a firma Pd, lista civica RomaTornaRoma e Sinistra X Roma, con il voto favorevole dei 26 consiglieri M5s
L'Assemblea capitolina, riunita in seduta tematica su sgomberi, emergenza abitativa e relativo piano prefettizio, ha approvato, a maggioranza, un ordine del giorno a firma Pd, lista civica RomaTornaRoma e Sinistra X Roma, con il voto favorevole dei 26 consiglieri di Movimento Cinque Stelle e centrosinistra e i 2 contrari di Fratelli d'Italia, che impegna la sindaca di Roma, Virginia Raggi e la Giunta affinché il piano degli interventi di sgombero adottato dal prefetto il 18 luglio 2019 "avvenga non prima della definizione di azioni di accompagnamento in grado di garantire da un lato la dignitosa sistemazione delle persone sgomberate, dall'altro la tenuta dello stato sociale della città, prevedendo l'attivazione di un programma di edilizia residenziale pubblica per aumentare l'offerta di alloggi a canone sociale, per l'attuazione di un piano strutturale abitativo che doti Roma di un numero adeguato di alloggi a canone sociale da reperire anche attraverso forme di recupero e autorecupero, a partire dall'immenso patrimonio pubblico e privato inutilizzato, prevedendo laddove i privati non perseguano il recupero e il riutilizzo dell'immobile lasciato in degrado anche forme di acquisizione per pubblica utilità volte a contrastarne il degrado".
Il provvedimento, inoltre, chiede all'amministrazione, nel caso dell'esecuzione del piano sgomberi del prefetto, di "presentare apposita deliberazione assembleare recante un programma degli interventi e dei costi conseguenti agli impegni per dare assistenza e provvisoria sistemazione alle persone e alle famiglie oggetto degli sgomberi".
L'Aula ha approvato anche due ordini del giorno presentati del M5S. Il primo chiede di "istituire un tavolo di lavoro con la Regione Lazio affinché si proceda speditamente al ripensamento dell'intera procedura approvata dalla Regione per l'emergenza abitativa di Roma Capitale, non più attuabile, che preveda la gestione dell'emergenza abitativa in compendi immobiliari differenti dall'Erp, anche attraverso specifici compendi immobiliari della Regione Lazio da destinare specificatamente all'emergenza abitativà e di 'attribuire i fondi ex Gescal a Roma Capitale al fine di aumentare il numero di immobili con finalità Erp e destinarli esclusivamente a tale finalità".
Il secondo odg impegna invece la Giunta Raggi a "provvedere all'aumento dell'importo del contributo economico mensile di sostegno all'emergenza abitativa, regolato attualmente dalla delibera di Giunta capitolina 169/2019, anche attraverso la predisposizione di una nuova deliberazione" e ad "aprire un confronto con la Prefettura-Ministero degli Interni affinché sia parte attiva nell'attuazione delle forme di assistenza alloggiativa da rendersi nell'immediatezza degli sgomberi, sia direttamente (con contributi maggiori a Roma Capitale) sia indirettamente (tramite l'individuazione e la messa a disposizione di immobili da utlizzarsi come soluzioni alloggiative alternative dove ricollocare le persone in situazione di fragilità sociale)". (Mgn/Dire)