Casal Palocco, Youtuber patteggia 4 anni: nell’incidente morì il piccolo Manuel
Il giovane youtuber alla guida del Suv noleggiato è accusato di omicidio stradale e lesioni, nell’incidente in cui travolse una Smart
Il giovane youtuber alla guida del Suv noleggiato è accusato di omicidio stradale e lesioni, nell’incidente in cui travolse una Smart con a bordo una mamma e i suoi due figli, Manuel, 5 anni, rimase ucciso.
Le scuse in aula
Presente in aula, Matteo Di Pietro «Ha espresso le sue scuse, il suo dolore. Ha riconosciuto nuovamente la sua responsabilità, come aveva già fatto nell’interrogatorio e ha espresso anche il suo desiderio di impegnarsi in futuro in progetti che riguardano la sicurezza stradale. Quindi un suo impegno sociale che lui stesso ha definito come obiettivo sociale» sono state le parole della difesa.
Il Gip ha dato l’ok al patteggiamento, per lui una condanna a 4 anni e 4 mesi, e niente carcere.
«Credo che questa sia una condanna in linea con quelle che sono le finalità del nostro ordinamento, di rieducazione, risocializzazione proprie della sanzione penale. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale, previsti dalla Costituzione, e importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena. Nessuna condanna può mitigare il grave lutto, la grave perdita», quanto ha detto l’avvocato Antonella Benveduti, difensore dello youtuber.
L’Incidente e le accuse
Le accuse nei confronti di Di Pietro, sono di omicidio stradale aggravato e lesioni perché “per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia” e “inosservanza delle norme sulla circolazione stradale avendo tenuto una velocità eccessiva (di circa 120 Km/h) su via Di Macchia Saponara in rapporto al limite imposto (50 km/h) e comunque non adeguata alle caratteristiche e alle condizioni della strada urbana percorsa e all’approssimarsi a una intersezione, non riusciva ad arrestare tempestivamente il veicolo e andava a collidere travolgendola contro la parte laterale destra della Smart For Four che proveniva dal senso opposto di marcia ed aveva intrapreso, quando la Lamborghini era a circa 90 metri di distanza, una svolta a sinistra su via Archelao di Mileto, e così cagionava la morte” del bambino e “lesioni personali” alla madre e alla sorellina della vittima.